Il primo report settimanale del censimento dei docenti di ruolo fuori sede già parla chiaro e denuncia una situazione al limite dell’umana sopportazione. Delle prime centinaia di moduli pervenuti alla redazione l’89 % sono docenti di età compresa fra 41 e 60 anni, divisi fra la fascia d’età che va dai 41 ai 50 anni (48,2%) e quella fra i 51 e 60 anni (40,7%); la quota rimanente si divide fra docenti di età compresa fra 30 e 40 anni e quelli praticamente prossimi alla pensione, che superano i 60 anni. Fra gli anni di immissione in ruolo svetta di gran lunga il 2015, che riguarda, come ampiamente prevedibile, i docenti assunti con la L.107/2015 e poi esiliati fuori regione, per lo più cdc A046 Discipline giuridico economiche e Scuola Primaria, ma anche A19 Filosofia, A045 Economia Aziendale, A001 Arte e Immagine e addirittura Potenziamento, ovvero docenti assunti dalla fase C del 2015 e mai immessi su materia. Degli immessi nel 2015 la maggior parte sono Siciliani, seguiti da docenti Campani e una quota di Pugliesi (Lecce): sul totale censito tali docenti arrivano a sfiorare il 50% di questo primo campione, rappresentando pertanto la fetta maggiore dei docenti di ruolo fuori sede, o meglio, ancora fuori sede, perché lo sono da almeno 8 anni. Nel rimanente 50% ci sono docenti assunti anche prima del 2015, addirittura nel 2001, ma anche nel 2008 e 2011, a cui si aggiungono gli assunti più di recente, nel 2017, 2021 e 2022.
I primi dati di questa inchiesta esclusiva targata La Voce della Scuola rivelano però anche altro, e di non poco conto: i docenti di questa settimana sono al 90% donne, madri di bambini che non hanno visto crescere o che hanno dovuto sradicare dalla propria terra e dai propri affetti per portarli con sé, ma sono anche figlie uniche di genitori molto anziani, mogli rassegnate a vivere lontane dal marito, divorziate o vedove monoreddito che portano da sole un peso doppio che rende la loro condizione ancora più penalizzante. A tutti i docenti a cui abbiamo sottoposto il modulo, abbiamo fatto trovare in coda al breve questionario la voce Note: max due righe, che ci ha fornito un quadro che da solo vale più di mille parole. Amarezza, speranza, forza, rassegnazione, stanchezza fisica e morale, rabbia, tanta rabbia per una condizione forzata nella migliore delle ipotesi, se non addirittura imposta come quella dei docenti esiliati dall’algoritmo del 2016, attualmente ancora immobilizzati per lo più nelle città del Nord: Milano, Varese, Como, Torino, ma anche Bologna, Perugia e Latina. A ciò si aggiunge lo scetticismo, o forse la rassegnazione, di tutti quelli che hanno deciso di non contribuire, almeno per il momento, a questo sondaggio, a cui va il nostro invito più caloroso a sciogliere tutte le riserve per rendere questa iniziativa, unica nel suo genere, un prezioso strumento di presentazione di questa categoria di docenti stanca e vessata da anni di malgoverno.
Questo report settimanale, il primo dei 4 previsti, si chiude proprio con alcuni dei commenti rilasciati dai docenti nella sezione Note, elencati di seguito nella certezza che non serva aggiungere altro. Ci ritroveremo la prossima settimana, con dati aggiornati e dopo aver iniziato a riflettere, magari un bel po’, su quanto c’è ancora da fare per migliorare le condizioni in cui alcune categorie di docenti sono costretti a lavorare.
Ecco alcune delle NOTE dei docenti censiti fino al 23 luglio 2023:
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Morirò fuori sede?
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Perché ci avete bloccati? E’ ingiusto
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Vedova con figlia unica di 13 anni, 8 anni fa ne aveva 4
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Coniugata con un figlio neonato
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Dopo 26 anni di servizio e tanti sacrifici mi ritrovo a due ore da casa. Ad Agrigento si torna solo con 104
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Sono stanca e demoralizzata
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Mi auguro che nella provincia di Caserta si rendano disponibili anche trasferimenti senza precedenze
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Voglio ricongiungermi con la mia famiglia
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Sono da 17 anni fuori provincia di residenza e vorrei tornare a casa ma non ci riesco
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12 anni che chiedo Trasferimento Interprovinciale senza risultati
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Mai avuta Assegnazione Provvisoria
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Da 14 anni fuori provincia
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Da 8 anni domanda di trasferimento e assegnazione mai soddisfatte
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Sono mamma di 3 figli, divorziata quindi monoreddito. Il peso più grave da sostenere è il timore di dovere vivere lontano dai tuoi affetti più cari
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Di ruolo da 17 anni e ancora attendo di poter tornare dalla mia bambina
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Abilitata 2001 e con i tagli della Gelmini in Sicilia non lavoravo più. Sono a Varese dal 2014, e tornare a casa da marito e figli ormai grandi, se non cambia qualcosa per la A046 è praticamente impossibile
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Non riuscirò mai a rientrare nella mia provincia su cattedra
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Che sia ora del trasferimento, siamo stanchi di viaggiare
Il censimento dei docenti di ruolo fuori sede continua, nuovo report previsto fra 7 giorni. Il modulo è disponibile qui fino al 20 agosto. Un ringraziamento speciale a tutti i docenti che stanno partecipando a questa iniziativa dalla redazione La Voce della Scuola.
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