Ritardi nelle assegnazioni e i collaboratori scolastici campani si scagliano contro il provveditorato di Napoli. Ad oggi ancora occupato ad  espletare le assegnazioni degli impiegati di prima fascia mentre la terza è lasciata al palo. Lamentano lo scarso organico e il presunto uso improprio da parte della Regione Campania dei fondi statali stanziati per combattere la precarietà.

 

Tutte le motivazioni nel comunicato stampa:

 

“Il Comparto ATA ex-covid è stanco di soccombere e riporre speranze che vengono tradite sistematicamente. Ormai le loro grida di aiuto inascoltate non si contano più. La battaglia per la stabilizzazione va avanti da molti lunghi, interminabili mesi, ma ancora non si intravede la luce alla fine del tunnel. L’instabilità e la precarietà hanno un impatto notevole sulla psiche dei lavoratori e delle loro famiglie, che sperano quotidianamente in quella convocazione miracolosa, invano.

Resistono, impavidi, e stoicamente sopportano la terribile situazione in cui si trovano. Molti sono stati costretti a recarsi in altre regioni, a chilometri di distanza, per accumulare punteggio in vista dell’ottenimento del ruolo nella propria città. Quindi ci si domanda se sia accettabile che un umile lavoratore vada in esilio forzato, lontano dall’affetto dei propri cari. Se almeno potessero saziarsi dell’amore dei propri congiunti, il sacrificio sarebbe più tollerabile. Immolano il loro bene più prezioso, il tempo, per garantire un futuro ai propri figli. Quel tempo che hanno speso non gli sarà restituito, e fino ad ora non gli è stato riconosciuto alcun merito. Nessun premio, nessuna ricompensa. Hanno dato tanto al nostro stato, ma lui sembra essersi dimenticato del loro operato e della loro esistenza. Si è liberato del problema come ci si libera di un vecchio ed inutile documento gettandolo nel tritacarte. Combatteremo affinché a questi coraggiosi lavoratori sia riconosciuto il merito di aver permesso agli studenti di tutta Italia di tornare a scuola in sicurezza in un periodo molto delicato, ma abbiamo bisogno del sostegno della classe dirigente. A tal proposito, i collaboratori scolastici campani, soprattutto quelli delle aree del napoletano e del casertano, lamentano l’inettitudine e l’insipienza del provveditorato di Napoli, che ad oggi ancora sta espletando le assegnazioni degli impiegati di prima fascia. Qui, a causa dell’organico ridotto dell’organo competente sopracitato, e della disattenzione del Direttore Generale dell’USR Ettore Acerra, le scuole sono ancora manchevoli di organico. Ad aggravare la situazione concorre l’uso improprio da parte della Regione Campania dei fondi statali stanziati per combattere la precarietà.

In particolare quelli del PNRR e del provvedimento Agenda del Sud, destinati originariamente all’assunzione dei collaboratori scolastici di terza fascia, sono stati impiegati per le assunzioni dei collaboratori di prima fascia, privando di fatto migliaia di lavoratori del loro diritto al lavoro. I precari ATA campani chiedono dunque l’aiuto del Ministero, dei sindacati, e dei politici tutti, affinché si trovi una soluzione che restituisca dignità a migliaia di lavoratori”.

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