Ai blocchi di partenza il Liceo del Made in Italy, fortemente voluto dal governo di Giorgia Meloni per la valorizzazione delle competenze e delle eccellenze italiane.
Ormai è infatti pronto il DDL che dal 4 dicembre sarà esaminato prima alla Camera e poi al Senato, ma di cui è abbastanza scontato il via libera.
La nuova proposta formativa, nell’ambito della riforma degli istituti tecnici, sarà probabilmente pronta per essere attuata (in forma transitoria) dal prossimo anno scolastico 2024-25, su richiesta delle scuole che attualmente stanno offrendo l’indirizzo economico-sociale all’interno del Liceo delle scienze umane.
Come sarà strutturato il curriculo del Liceo del Made in Italy?
Lingua e letteratura italiana (132 ore annue)
Storia e geografia (99 ore annue)
Diritto (99 ore annue)
Economia politica (99 ore annue)
Prima lingua comunitaria e cultura straniera (99 ore annue)
Seconda lingua comunitaria e cultura straniera (66 ore annue)
Matematica ed informatica (99 ore annue)
Scienze naturali (66 ore annue)
Scienze motorie e sportive (66 ore annue)
Storia dell’arte (33 ore annue)
IRC o alternativa (33 ore annue)
Come si nota, è stato dato rilievo alle materie STEM e alle lingue, ma appare “sacrificata” storia dell’arte, che vedrà in cattedra i docenti per una sola ora a settimana, nonostante l’arte da sempre parte integrante della cultura italiana .
Sarà sufficiente a far conoscere il Bel Paese alle giovani generazioni ? Quali sono i naturali sbocchi professionali per questo nuovo curriculo?
Nella volontà del legislatore, i ragazzi che sceglieranno questo tipo di scuola potranno affacciarsi consapevolmente verso i settori in cui maggiormente l’Italia eccelle (moda, enogastronomia, arte).
Ricordiamo, inoltre, che il Liceo del Made in Italy va a inserirsi nella riforma degli istituti tecnici e professionali dove l’indicazione sarà di dare maggior peso ai modelli di impresa vincenti e consolidati, puntando sulla sinergia tra i distretti produttivi e il mondo della scuola.