Come anticipato nell’articolo del 3 dicembre il LES e il Liceo del Made in Italy sono ancora a rischio fusione: il 7 dicembre 2023, dopo il passaggio nelle varie Commissioni, la Camera ha approvato il ddl 1341 – A con emendamenti che nulla cambiano rispetto alla preoccupazione di tutti i docenti delle Scienze Umane e della cdc A046: per entrambe gli indirizzi, infatti, si profila, in caso di fusione, un taglio di cattedre, che si evince non soltanto nell’impianto originario dell’art.13 Co.4 sezione III del ddl, che istituisce il Liceo del Made in Italy, ma anche nell’emendamento allo stesso art.13 che rivede totalmente il co.4 e ne aggiunge un altro, lasciando tuttavia invariata la prospettiva di fusione fra i due a costo zero per lo Stato. Al momento, dunque, stando al testo legislativo approvato alla Camera ed alla immancabile clausola di inviarianza finanziaria in esso contenuta, si profila un indirizzo di studi che potrebbe scontentare docenti e alunni piuttosto che rappresentare un valore aggiunto alla offerta formativa della scuola italiana; la prima difficoltà a cui si andrebbe incontro nell’immediato sarebbe, per dirne una, spiegare agli alunni di terza media la differenza fra i due indirizzi in fase di orientamento, considerato che per il Liceo del Made In Italy manca ancora il piano orario del triennio, come confermato anche dall’On. Manzi nell’intervista del 9 dicembre. Inoltre l’orientamento è già in corso alla secondaria di primo grado proprio in questi giorni, in cui le scuole di secondo grado sono in giro come da tradizione ormai consolidata per presentare la loro offerta formativa, operazione che entro gennaio deve essere conclusa insieme alle iscrizioni.
Tornando dunque all’iter legislativo in corso, l’ultima speranza che qualcosa cambi per mettere nero su bianco l’autonomia dei due Licei, è il passaggio al Senato atteso da domani, nel quale la VII Commissione Cultura e Istruzione potrebbe fare la differenza se verranno prese in considerazione le osservazioni rilasciate a commento del testo legislativo in fase di approvazione.
Eccole elencate, precisando che la VII Commissione è l’unica ad essersi preoccupata dell’indipendenza dei due indirizzi senza danneggiare il LES, che resta una delle migliori proposte degli ultimi anni, e, al contempo, garantendo l’assenza di tagli al personale scolastico oltre che una boccata d’ossigeno per la classe di concorso A046 che, in caso di autonomia dei due indirizzi, avrebbe finalmente un nuovo canale su cui poter fare affidamento per le cattedre.
In particolare la VII Commissione ha chiesto:
b) valuti la Commissione di merito l’opportunità di includere il Liceo del made in Italy, introdotto dall’articolo 13, nel sistema dei licei previsto dal Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, quale nuova articolazione, completando in tal modo l’offerta formativa con un percorso di studi maggiormente incentrato sulla gestione del mondo dell’impresa, con particolare riferimento alle filiere produttive dei settori rappresentativi del made in Italy, mantenendo l’attuale opzione economico-sociale del Liceo delle scienze umane, stante la consolidata e fruttuosa esperienza del predetto percorso formativo che coniuga l’acquisizione delle competenze di carattere economico-giuridico con quelle proprie delle scienze umane;

c) valuti la Commissione di merito l’opportunità di incrementare e sostenere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy anche nei percorsi di scuola secondaria di secondo grado già esistenti, diversi dal liceo del made in Italy previsto dall’articolo 13, nonché nei percorsi degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), in modo da avvicinare i giovani alla cultura imprenditoriale e alla conoscenza delle lavorazioni artigianali e industriali della nazione;

d) provveda la Commissione di merito, sempre con riferimento alle disposizioni contenute nel comma 4 nell’articolo 13, a tutelare gli attuali livelli occupazionali del personale docente presso i Licei economico-sociali.

Tali osservazioni sono perfettamente in linea con le rassicurazioni più volte giunte proprio dai membri della VII Commissione sulla volontà di non sostituire il LES con il Made in Italy, anche alla nostra redazione: a tale proposito e solo per citare le più recenti, si ricordano le dichiarazioni rilasciate dall’On. Ella Bucalo al Convegno Apidge di ottobre 2023  e non solo, si ricorda anche quanto affermato in proposito dalla sottosegretaria all’Istruzione On. Paola Frassinetti nel corso del suo intervento (min.19,15) il 27 ottobre ad Ascoli Piceno in occasione della terza edizione de “La Festa della Scuola” – non vogliamo assolutamente cancellare il Liceo Economico Sociale così come molti, non so come mai, hanno detto, vogliamo soltanto arricchire l’offerta formativa con un Liceo come quello del Made in Italy, importante per le generazioni che vogliono specializzarsi nella tutela e nella promozione delle nostre eccellenze nel mondo -.

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