A dicembre busta paga più pesante

A dicembre busta paga più pesante. Il Ministro usa toni trionfalistici. Il sindacato (Anief), invece presenta un altro scenario.

A dicembre busta paga più pesante. I toni trionfalistici del Ministro

A dicembre busta paga più pesante. Dopo lo scorso anno (significativa quota elargita per il contratto 19-21), anche  si è replicato: Natale 2023 più ricco. Al normale combinato stipendio/tredicesima, gli insegnanti (e non solo) hanno ricevuto anche un anticipo maggiorato che coprirà tutto il 2024. Riguarda l’ IVC (indennità di vacanza contrattuale) incrementata di  6,7 volte rispetto a quanto corrisposto nel 2023, ovvero lo 0,5 dello stipendio. Come ho scritto qualche settimana fa, l’anticipo corrisponde a un trucco finanziario finalizzato ad alleggerire il bilancio del 2024, spostando la relativa spesa all’anno corrente.
Ovviamente trionfalistici sono i toni usati da G. Valditara che evidenzia la discontinuità con gli ultimi governi. “Abbiamo mantenuto un’altra promessa importante: pagare l’indennità già con la busta paga di dicembre… Siamo l’unico Governo che un anno e mezzo andrà a stipulare ben due contratti. L’anno scorso con il più importante aumento per il personale della scuola e nel 2024 andremo a chiuderne un altro. Questo è un segnale forte di cambio di marcia ”

I sindacati presentano un’altra realtà

Il Ministro non si attarda sui numeri, esaltando in questo modo un risultato che qualcuno ha già definito una mancetta (FLC-Cgil), in quanto copre solo un terzo (6%) dell’inflazione degli ultimi tre anni (18%). Secondo i calcoli di Anief “L’anticipo di indennità vacanza contrattuale  in realtà dovrebbe essere comprensivo di almeno altre 4-5.000 euro” Evidente quindi la perdità d’acquisto, dovuto soprattutto alla mancata copertura degli anni 2022-23. Conclude Marcello Pacifico: “Se si guarda al 2008 e a oggi, sempre tenendo come riferimento il costo della vita, questi dipendenti pubblici sono sempre più poveri. La conseguenza è che servirebbero oltre 25 miliardi di euro per allineare gli stipendi; se poi si decidesse di pagare anche per gli arretrati si arriverebbe forse a 40 miliardi. Non stiamo esagerando, perché è il risultato della mancata attenzione dei governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni, duranti i quali la Costituzione per chi opera nel pubblico impiego è stata sistematicamente violata
Quindi non è infondata l’ipotesi che il Ministero, utilizzando l’effetto abbagliamento dell’una-tantum, ha voluto distrarre i docenti da una realtà che li vede sempre più poveri. Pessimo segnale per la scuola da tutti considerata l’istituzione strategica per il futuro del nostro Paese.

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