Il dibattito sulla possibile proroga delle graduatorie del personale scolastico ATA al 2025 è diventato un tema cruciale che coinvolge sindacati e politici. Il Comitato per il “NO ALLO SLITTAMENTO DEL BANDO ATA 3 FASCIA” si rivolge con preoccupazione a coloro che possono influire su questa decisione.

La proposta di slittare le graduatorie – spiega il Comitato – è stata alimentata da alcuni sindacati come CISL E CGIL ed esponenti politici, tra cui l’On. Rossano Sasso della Lega, che ha annunciato un presunto accordo tra tutti i gruppi parlamentari per sostenere l’emendamento volto a posticipare le graduatorie al 2025.

Il Comitato chiede quindi chiarezza a Sasso, sollevando anche importanti considerazioni sulle conseguenze di questa proroga. Coloro che già sono in graduatoria aspettano con ansia l’aggiornamento per poter cambiare provincia, riavvicinandosi a famiglia e luoghi lasciati in passato. Allo stesso tempo, chi deve ancora inserirsi si vede costretto a rimandare i propri sogni, speranze e progetti a causa dello slittamento proposto.

Il Comitato evidenzia inoltre che le certificazioni informatiche, citate come motivo per il ritardo proposto, devono essere conseguite entro il 2025 per chi già lavora, ma non sono necessarie per tutti i profili ATA. Questo rischia di penalizzare chi non ne ha bisogno, considerando che gran parte degli aspiranti ATA già possiede tale certificazione.

Il punto di vista economico dei centri di formazione è anch’esso analizzato dal Comitato, che sottolinea la capacità di tali centri di preparare i corsisti entro il 2025. Pertanto, il presunto bisogno di un anno aggiuntivo sembra discutibile.

Il Comitato critica l’emendamento dell’On. Sasso, sostenendo che la motivazione ufficiale della certificazione è una scusa. Il sospetto è che si voglia agevolare solo un gruppuscolo di alcune centinaio di ATA ex Covid. Cioè i pochi presenti tra le 9.000 persone ingaggiate, da cui vanno depennati i 3000 AA ed AT che non sono stati prorogati dopo il 31 dicembre. Delle restanti 6.000, infatti, solo il 10% di coloro che hanno avuto la fortuna di vedersi assegnare un contratto Pnrr o Agenda sud erano ATA ex Covid. Per cui il personale aggiuntivo Ata ex Covid si dissocia da richieste che lo farebbero regredire in graduatoria, andando a penalizzare ulteriormente 50.000 ATA ex Covid ancora in attesa di reinserimento.

Infine, il Comitato propone soluzioni alternative per evitare danni: permettere a tutti di iscriversi con riserva, con l’obbligo di acquisire la certificazione entro l’1 maggio 2025, o posticipare l’iscrizione entro luglio 2024. Queste soluzioni offrirebbero una finestra temporale più ampia senza slittare di un anno, garantendo opportunità a tutti.

Il Comitato chiude l’appello chiedendo di dire “BASTA alle speculazioni”, sottolineando la necessità di non giocare con le vite dei lavoratori ATA. La politica dovrebbe rappresentare gli interessi di tutti e non di una minoranza privilegiata.

Il Comitato conta sulla voce dei giornalisti per diffondere le preoccupazioni e far eco alle grida sempre più soffocate dalla frustrazione. La democrazia autentica, afferma il Comitato, deve ascoltare le voci di chi realmente rappresenta e serve.

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6 pensiero su “Comitato per il “NO ALLO SLITTAMENTO DEL BANDO ATA 3 FASCIA” contro Sasso (Lega), faccia chiarezza”
  1. Sono un cs della Campania ,noi non vogliamo lo slittamento stiamo aspettando l aggiornamento da 3 anni non e giusto cambiare le carte in regola ok? No allo slittamento .

  2. No allo slittamento! Siamo in migliaia a chiedere! Chiediamo solo che venga rispettata la normativa e che il bando TRIENNALE venga riaperto!

      1. Dobbiamo opporci allo slittamento dell’aggiornamento. Qui è in ballo la vita lavorativa e affettiva di migliaia di noi che si sono abbracciati la croce di 3 anni di sacrifici economici e affettivi. Un bel giorno si sveglia un bel onorevole è si sente in dovere di sconvolgere la vita degli altri. Avanti con petizioni e con azioni legali, cerchiamo un politico che presenti un emendamento completamente opposto a quello di questo Sasso.

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