La legge della Lega che prevede pene più severe per chi aggredisce un docente è da oggi in vigore. “Chi tocca un docente, tocca lo Stato”, lo dichiara On. Rossano Sasso, già Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione.

Il nuovo procedimento prevede un incremento significativo delle pene detentive per gli studenti e i familiari che attuano forme di violenza nei confronti del personale scolastico, non solo, ma con il varo del disegno di legge nasce anche la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, da celebrarsi ogni anno il 15 dicembre.

Il Parlamento ha approvato definitivamente una legge che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale scolastico. La legge introduce anche diverse misure volte a prevenire la violenza e a migliorare la sicurezza nelle scuole. Il disegno di legge propone un incremento significativo delle pene detentive: dagli attuali cinque anni per aggressione, a sette anni e mezzo, e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio. L’inasprimento delle sanzioni rispecchia una risposta diretta ai crescenti episodi di violenza che non solo violano i diritti del personale aggredito, ma minano anche la vita collettiva scolastica. Importante sottolineare che la legge non tutelerà solo gli insegnanti, ma si estenderà a tutto il personale scolastico, inclusi dirigenti scolastico e personale Ata. Oltre alle misure punitive, la legge prevede anche percorsi formativi di sensibilizzazione e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Tale organo avrà il compito di segnalare casi di violenza, proporre iniziative e redigere report annuali sul fenomeno.

In aggiunta, la legge mira a istituire la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, da celebrarsi ogni anno il 15 dicembre.

Il provvedimento prevede vari punti salienti che si possono sintetizzare in interventi proiettati: alla violenza esercitata dagli studenti, ma anche dai loro familiari, nei confronti del personale scolastico. L’obiettivo principale è quello di tutelare il personale scolastico da atti di violenza e minaccia, rafforzando la sicurezza all’interno delle scuole.

 

Misure previste

La proposta di legge opera su due piani:

 

1. Monitoraggio, studio e sensibilizzazione

Istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico

Promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione

Istituzione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.

 

2. Inasprimento delle sanzioni

Introduzione di un’aggravante comune per i reati commessi in danno del personale scolastico

Modifica delle fattispecie di violenza o minaccia a pubblico ufficiale e di oltraggio a pubblico ufficiale, con l’introduzione di specifiche aggravanti di pena per i fatti commessi in danno del personale scolastico

La proposta di legge si inquadra nel contesto normativo vigente in materia di tutela del personale scolastico, che riconosce ai dirigenti scolastici e ai docenti la qualifica di pubblici ufficiali.

 

“Oggi, scriviamo una bella pagina di storia per la scuola: la pdl della Lega contro la violenza sui docenti e su tutti i lavoratori della scuola è legge. Con l’approvazione in Senato della nostra proposta, restituiamo rispetto e dignità ai professori e alle istituzioni scolastiche. La norma prevede pene più severe per chi commette atti di violenza nei confronti del personale scolastico e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli stessi, oltre a numerosi momenti di sensibilizzazione e prevenzione del problema. Una nostra battaglia che abbiamo portato avanti con forza, insieme al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in tutte le sedi istituzionali. Chi tocca un insegnante tocca lo Stato! È necessario restituire alla scuola e ai suoi lavoratori l’autorevolezza che meritano”. Lo dichiarano i parlamentari della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione a Palazzo Madama, e Rossano Sasso, primo firmatario della pdl e capogruppo in commissione Cultura alla Camera.

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