La confusione attorno alle GPS 2024/26: un gioco di equilibri e interessi

La confusione attorno alle GPS 2024/26: un gioco di equilibri e interessi

Nel contesto delle elezioni europee del 9 giugno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato dal Ministro leghista, sembra essere coinvolto in un gioco di equilibri e interessi che non chiarisce la visione della Scuola. La recente diffusione di bozze relative all’iscrizione per le GPS 2024/26 ha generato confusione tra i docenti precari e quelli che hanno superato il concorso 2020.

 

La prima bozza, datata più di un mese fa, prevedeva che solo i docenti in possesso dell’abilitazione o della specializzazione TFA potessero iscriversi in prima fascia. Tuttavia, nella terza bozza, sembra che anche gli specializzandi e i precari che vogliono iscriversi ai corsi di abilitazione su materia possano farlo. Questo cambiamento ha generato dubbi sulla validità dei titoli come requisito per l’insegnamento e sulla possibilità di iscrizione in prima fascia senza riserva alcuna.

Inoltre, un gruppo di docenti risultati idonei al concorso 2020 ha ricevuto un comunicato dal Ministro, nel quale si affermava che non sarebbe stato istituito il DOPPIO CANALE DI RECLUTAMENTO. Tuttavia, altre fonti hanno smentito questa affermazione, generando confusione e insicurezza tra i docenti.

I docenti precari hanno interpretato questo gioco come un tentativo di assecondare i loro desideri a parole, ma non con i fatti, in vista delle elezioni europee. Essi sostengono che alcuni partiti in crisi di consensi cerchino di ottenere il massimo per sé, danneggiando gli altri colleghi. In questo contesto, si chiede a tutti i docenti, ai sindacati e ai partiti che realmente hanno a cuore le sorti dell’istruzione pubblica di sostenere le donne e gli uomini che, da troppi anni, sono utilizzati come pacchi postali, abbandonati nel precariato e senza possibilità di progettare un futuro stabile e dignitoso.

Riceviamo e pubblichiamo

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