La Legge n. 92/2019 introduce l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica per tutti gli Istituti di ogni ordine e grado e con il Decreto Ministeriale n. 35 del 22 giugno 2020 viene prevista la progettazione di un’UdA dal singolo consiglio di classe in cui rientrano le competenze multidisciplinari. Stante il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, richiamato dalla norma, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari, il Consiglio di Classe stabilisce le tematiche da sviluppare e/o approfondire relativamente a una o più tra le seguenti macroaree:

1. Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà;

2. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;

3. Cittadinanza digitale.

Risulta complesso, a nostro parere, poter dare una definizione esaustiva di che cosa sia l’educazione civica, poiché i fattori da considerare sono molteplici, sia di carattere storico che didattico.

Sicuramente si tratta di una materia che racchiude numerosi ambiti d’azione, il cui denominatore comune è formare cittadini responsabili e consapevoli.

 

Normativa, cosa ricordare:

la legge n. 92/2019, il Decreto Ministeriale n. 35/2020 e le linee guida vigenti per l’insegnamento dell’educazione civica.

 

È certamente un ambito su cui si è molto discusso in passato, a partire dal 1958 quando in Italia, fu Aldo Moro, con il D.P.R. n. 585, il primo a introdurre l’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole medie e superiori: due ore al mese obbligatorie, affidate al professore di storia, senza valutazione.

 

Le novità:

 

Quali sono i 3 nuclei dell’educazione civica?

Il primo nucleo tematico è “Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà”. Il secondo nucleo tematico è “Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio”. Il terzo nucleo è “Cittadinanza digitale”.

 

Perché l’educazione civica è un insegnamento trasversale?

Le legge n. 92/2019 ha introdotto l’insegnamento scolastico dell’Educazione Civica, non come disciplina a sé stante ma come insegnamento di natura trasversale, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese non circoscrivibili ad un’unica disciplina.

 

Punto di forza:la sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile. Punto di debolezza: i giovani universitari con mirati percorsi di cittadinanza attiva.

 

Quali sono gli obiettivi di educazione civica?

Promuovere la condivisione dei principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona. Alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura.

 

Che cos’è l’Agenda 20.30 educazione civica?

 

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un insieme di linee guida e di azioni firmato nel settembre 2015 dai governi di 193 Paesi membri dell’ONU. «Quest’Agenda è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità» che orienta l’umanità verso uno sviluppo sostenibile attraverso 17 obiettivi:

Goal 1: Sconfiggere la povertà

 

Goal 2: Sconfiggere la fame

 

Goal 3: Salute e benessere

 

Goal 4: Istruzione di qualità

 

Goal 5: Parità di genere

 

Goal 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

 

Goal 7: Energia pulita e accessibile

 

Goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

 

Goal 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

 

Goal 10: Ridurre le disuguaglianze

 

Goal 11: Città e comunità sostenibili

 

Goal 12: Consumo e produzione responsabili

 

Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico

 

Goal 14: Vita sott’acqua

 

Goal 15: Vita sulla Terra

 

Goal 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

 

Goal 17: Partnership per gli obiettivi (1/2 – 2/2)

 

Come valutare l’educazione civica?

Per la valutazione delle competenze maturate dall’alunno nell’ambito dell’Educazione civica saranno presi in considerazione tre aspetti: conoscenze, abilità e atteggiamenti. Per ognuno di questi aspetti sono stati formulati descrittori corrispondenti ai voti in decimi.

 

Quali sono le competenze chiave per la cittadinanza?

italiana sulla scorta della Raccomandazione del Parlamento europeo: ✓ Imparare a imparare; ✓ Progettare; ✓ Comunicare; ✓ Collaborare e partecipare; ✓ Agire in modo autonomo e responsabile; ✓ Risolvere problemi; ✓ Individuare collegamenti e relazioni; ✓ Acquisire e interpretare informazioni.

 

Chi è il referente di educazione civica?

Il coordinatore di educazione civica

 

La legge 92/2019 stabilisce che per ciascuna classe è individuato, tra i docenti a cui è affidato l’insegnamento dell’educazione civica, un docente con compiti di coordinamento dell’intero percorso di educazione civica (il quale dovrà svolgersi in non meno di 33 ore annue).

 

Nelle scuole del primo ciclo di insegnamento a chi verrà affidata la disciplina?

Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica è affidato, in contitolarità, a docenti di classe individuati sulla base dei contenuti del curricolo, utilizzando le risorse dell’organico dell’autonomia. Tra essi è individuato un coordinatore.

 

Per il secondo ciclo come verrà individuato il personale docente a cui affidare la disciplina?

Le scuole del secondo ciclo potranno adottare soluzioni organizzative differenti. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia contitolare nel Consiglio di Classe, negli istituti superiori nel cui curricolo siano presenti gli insegnamenti dell’area giuridico-economica, gli sarà affidato l’insegnamento di educazione civica, di cui curerà il coordinamento, fermo restando il coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia presente in organico dell’autonomia ma non sia già contitolare del Consiglio di Classe, egli potrà assumere il coordinamento della disciplina per una o più classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in cui, anche in compresenza con altri docenti, possa procedere alla didattica dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale, o all’interno della quota di autonomia eventualmente attivata, nelle modalità approvate dal Collegio dei docenti.

 

Chi insegna la disciplina se nell’istituzione scolastica non vi sono docenti abilitati nelle discipline giuridico-economiche?

In questo caso l’insegnamento di Educazione Civica sarà attribuito in contitolarità a più docenti, competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento, condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Il coordinamento sarà affidato ad uno dei docenti contitolari dell’insegnamento.

 

Come verrà insegnata l’Educazione Civica nella scuola dell’infanzia?

Attraverso la mediazione del gioco, delle attività educative e didattiche e delle attività di routine i bambini potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni. Il costante approccio concreto, attivo e operativo all’apprendimento potrà essere finalizzato anche alla inizializzazione virtuosa ai dispositivi tecnologici, rispetto ai quali gli insegnanti potranno richiamare i comportamenti positivi e i rischi connessi all’utilizzo, con l’opportuna progressione in ragione dell’età e dell’esperienza.

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