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I percorsi abilitanti  da 30 CFU si concluderanno al massimo entro il 30 giugno ma l’aggiornamento delle GPS scade il 10. Chi pensava di poter risolvere con l’iscrizione con riserva alla prima fascia, si è trovato di fronte ad una possibile discriminazione che, ormai, è un dato di fatto: alcune  Università riusciranno infatti a concludere il percorso abilitante da 30 CFU, o CFA, entro il 10, altre non ci riusciranno, con il risultato che chi terminerà prima potrà inserire un punteggio aggiuntivo anche su altre cdc in cui è inserito, mentre tutti gli altri si dovranno accontentare di caricarlo esclusivamente su quella per cui si saranno abilitati entro il 30 giugno. La disparità di trattamento è evidente, si parla di 24 punti negati in altre cdc che, per tutti gli iscritti nelle GPS, valgono oro. Tutto ciò avviene a parità di ore svolte e relativo esborso di denaro, di entità non trascurabile. Non solo, dalle istanze giunte anche alla nostra redazione emergono incomprensioni anche su altri aspetti, in particolare riguardanti le modalità di svolgimento delle prove finali, il contenuto della prova scritta e finanche la sua valutazione, che per alcuni concorrerá ad attribuire dagli 8 ai 12 punti aggiuntivi ai 24 di base, mentre per altri sarà equiparata per tutti al voto minimo. A tale proposito, per ovvi motivi, chi riuscirá ad abilitarsi entro il 10 giugno appare più propenso a chiudere un occhio, mentre gli altri, già penalizzati da un’abilitazione tardiva rispetto alla scadenza del 10, non lo sono affatto. Il problema è stato che non tutti gli Enti erogatori, che avevano già pianificato orario dei corsi, impegni dei docenti e formazione delle Commissioni d’esame, sono riusciti ad anticipare tutto entro il 10, potendo esclusivamente prendere atto del disallineamento delle scadenze fra il MIM ed il Ministero dell’Università e della Ricerca, a totale discapito dei corsisti. Per riparare il danno, intanto, la CRUI ha deciso di inviare formale richiesta ai colleghi del comparto Istruzione di prolungare la scadenza delle GPS al 30 giugno, dall’esito tutt’altro che prevedibile. Nel Paese dei ricorsi a tutto c’è rimedio, verrebbe da pensare, tuttavia in tema di GPS si parla, nella stragrande maggioranza dei casi, di docenti precari che, avendo già l’incognita dello stipendio a fine mese, non possono pensare, oltre a tutti i soldi necessari ormai, per acquisire titoli e punti, anche a pagare gli avvocati. In questo caso sembra che l’ultima parola spetti proprio al MIM che, pur essendo informato sui ritardi registrati per la partenza dei nuovi corsi abilitanti, ha presentato una scadenza dell’aggiornamento delle GPS che ha colto tutti di sorpresa. È pur vero che questo è un periodo caldo per gli appuntamenti dei docenti, e che subito dopo le GPS si dovrà aprire il delicato capitolo delle Assegnazioni Provvisorie, tuttavia, chiudere quello delle GPS in modo fumoso, con tutte le incognite che al momento non trovano risposta, potrebbe rivelarsi un problema serio, a cui sarà poi difficile, in seguito, porre rimedio.

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