Il 25 giugno del 1946 si riunì per la prima volta l’Assemblea Costituente che avrebbe dato vita alla nostra Costituzione. Siamo abituati a festeggiare il 2 giugno per celebrare il risultato del referendum istituzionale che scelse la forma repubblicana in luogo della monarchia, ma non si ricorda mai abbastanza che, in quei due giorni, 2 e 3 giugno ’46, gli italiani furono chiamati anche a scegliere, oltre che la nuova forma di governo, anche i componenti dell’Assemblea preposta alla stesura della nuova carta costituzionale, a suffragio universale, libero e segreto. L’affluenza alle urne fu elevatissima, quasi il 90% degli aventi diritto fra cui, per la prima volta, le donne. L’elezione di un’ assemblea preposta a redigere gli articoli della nostra Costituzione era stata decisa nello stesso giorno due anni prima, subito dopo la liberazione di Roma dai fascisti, grazie al decreto luogotenenziale n.151 del 25 giugno del 1944, che, nel pieno della lotta civile partigiana, all’art.1 riportava: “Assemblea per la nuova costituzione dello Stato“. I partigiani liberarono definitivamente l’Italia nella primavera del ’45, e fu allora che si posero le basi per il Referendum istituzionale del ’46.
Uno dei padri costituenti, l’illustre giurista Piero Calamandrei, in un celebre discorso pronunciato il 26 gennaio del ’55 alla presenza di un gruppo di studenti milanesi, ricordo’ proprio quel periodo di lotta per la libertà e la democrazia:

《 Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione》

Insieme a Calamandrei, fra i nostri padri costituenti figuravano altri nomi illustri, politici, giuristi, economisti, lavoratrici già impegnate per il riconoscimento dei diritti delle donne, 556 membri in tutto, fra cui Alcide de Gasperi, Giuseppe Saragat, il compianto Sandro Pertini, Palmiro Togliatti, Nilde Iotti, Elettra Pollastrini, ma anche intellettuali del calibro di Benedetto Croce.
Il tempo stimato per la stesura della Costituzione fu, inizialmente, di 8 mesi, tuttavia nel corso del ’47 il termine venne prorogato per due volte, fino a concludere i lavori il 31 dicembre di quello stesso anno, per poi segnare l’inizio della storia repubblicana il primo gennaio del 1948, quando la Costituzione italiana entrò in vigore.

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