È una bella traccia quella che riporta un articolo della costituzionalista sarda Maria Agostina Cabiddu, risalente al 2020, due anni prima della revisione dell’articolo 9 della Costituzione sulla tutela del patrimomio storico artistico, con l’integrazione della tutela dell’ambiente e degli animali.
L’articolo della Cabiddu, oggetto di una delle tre tracce tipologia B di italiano, analisi e produzione di un testo argomentativo, parla di educazione alla bellezza e funzione civile della tutela del nostro patrimonio storico-artistico. Un tema incentrato su due punti cardine delle tematiche di Educazione Civica: cittadinanza attiva e tutela di ambiente e territorio. Nella traccia si legge:
“… legami e responsabilità sociali che proprio e solo mediante il riferimento a un comune patrimonio di cultura e di memoria prendono la forma del patto di cittadinanza” – e poi, in conclusione: “Questo è, allora, il punto: la crescente domanda di arte, di musica, di paesaggio, di letteratura, in una parola di “bellezza” (…) ha direttamente a che fare con il senso di appartenenza, di identità e memoria, con il benessere e la (qualità della) vita delle persone e delle comunità, insomma con una cittadinanza pleno iure, e se è così nessuno deve rimanerne escluso”.
Sarà interessante sapere in quanti l’hanno scelta, considerata la scarsa diffusione dello studio del Diritto nelle scuole e l’utilizzo, nella traccia, di termini che i ragazzi a digiuno della materia avranno probabilmente avuto difficoltà ad interpretare, considerato che nei Licei, ad esempio, non conoscono la differenza fra i soggetti del Diritto o fra comitati, enti ed associazioni, tutti menzionati nell’articolo proposto: non che tale conoscenza fosse indispensabile allo sviluppo della traccia, quanto piuttosto alla comprensione del testo, siccome i ragazzi tendono ad evitare quelli su cui hanno anche un solo dubbio. A tale proposito, la stessa autrice, oltre ad aver manifestato il suo apprezzamento per essere stata menzionata nelle tracce di italiano della Maturità 2024, ha rilevato che: “leggendo la traccia, probabilmente era un po’ difficile, anche se è preso da un testo che voleva essere divulgativo. Alcuni termini non sono nel linguaggio comune dei ragazzi, però la bellezza sì, è nelle loro corde e dovrebbe esserci ancora di più” (Fonte corriere.it).
Sulla fattibilità della proposta si è espresso anche Ezio Sina, Presidente di Apidge, l’associazione professionale dei docenti delle discipline giuridiche ed economiche, apparso rammaricato, ancora una volta, per l’assenza del Diritto nelle scuole: “Oggi tanti studenti italiani possono rimproverare al Sistema Istruzione di non aver avuto un’offerta formativa adeguata in Diritto – dice Sina – Avrebbero avuto una marcia in più all’esame di Stato e, soprattutto in futuro, dovranno “arrangiarsi” per affrontare tante altre prove della vita”.
![maturità](https://www.vocedellascuola.it/wp-content/uploads/2023/03/Esame-di-Maturita.jpg)