Valditara chiede all’ UE di cambiare le regole per assumere i docenti

giuseppe valditara

Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha lanciato un appello alla Commissione Europea, richiedendo una maggiore flessibilità nel sistema di reclutamento dei docenti, per meglio adattarlo alle esigenze del contesto italiano. Con l’inizio dell’anno scolastico, Valditara ha assicurato che, nonostante i timori, tutte le cattedre saranno coperte in tempo e le lezioni inizieranno regolarmente. Secondo il Ministro, i numeri circolati sui precari sono esagerati: le supplenze a tempo pieno saranno circa 165.000, destinate a scendere a 155.000 grazie a nuove assunzioni previste entro dicembre.

Le cattedre di sostegno

Uno dei temi più delicati riguarda le cattedre di sostegno, che rappresentano una parte significativa delle supplenze. L’aumento del numero di studenti con disabilità ha infatti richiesto un maggior numero di insegnanti specializzati, ma le università non sono riuscite a formare abbastanza docenti per soddisfare la domanda. Per affrontare questa carenza, il Ministero ha collaborato con Indire per offrire una formazione aggiuntiva e migliorare la continuità didattica, consentendo alle famiglie di richiedere la conferma del supplente dell’anno precedente.

Gli idonei dei vecchi concorsi

Valditara ha anche affrontato il tema dei docenti idonei dai vecchi concorsi, promettendo assunzioni graduali per tutti, nonostante i rigidi vincoli imposti dall’Europa. Il Ministro ha ribadito la necessità di modificare il sistema di reclutamento previsto dal PNRR, definito troppo rigido per le specificità del sistema scolastico italiano, e ha chiesto alla Commissione Europea di rivedere i requisiti.

Educazione Civica: a breve le nuove Linee Guida

Tra le novità imminenti, Valditara ha annunciato la pubblicazione a breve delle nuove Linee guida per l’educazione civica, nonostante le critiche del Cspi, che il Ministro ha in parte accolto e in parte considerato ideologiche.

Guardando al futuro, Valditara si dice fiducioso nella qualità della scuola italiana, riconoscendo la competenza e la passione dei docenti. Tuttavia, sottolinea l’importanza di restituire autorevolezza agli insegnanti e di ispirare i giovani, per combattere la dispersione scolastica e migliorare i risultati.

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