Assegnazioni Provvisorie negate in Sicilia: i docenti immobilizzati scrivono al Prefetto di Palermo

Assegnazioni Provvisorie negate in Sicilia: i docenti immobilizzati scrivono al Prefetto di Palermo

Sono tanti gli uffici scolastici regionali d’Italia ad aver provveduto a pubblicare rettifiche e integrazioni alle Assegnazioni Provvisorie dei docenti di ruolo fuori sede, ma la Sicilia non ha tempo. I docenti immobilizzati al Nord non si sono ancora rassegnati ed oggi hanno scritto al Prefetto di Palermo Massimo Mariani, specificando che, in presenza di cattedre disponibili, la decisione di non pubblicare elenchi aggiuntivi alle Assegnazioni Provvisorie lede il diritto al ricongiungimento familiare, a cui i docenti di ruolo fuori sede fanno appello ogni anno in assenza dell’agognato trasferimento. Il Direttore generale Giuseppe Pierro, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, ha intanto fatto sapere che le cattedre si sono liberate tre giorni prima della scadenza dei termini delle A P (Fonte videomediterraneo) e pertanto troppo tardi, a suo dire, per provvedere alle integrazioni. Nessuna considerazione, dunque, per madri e padri che dovranno lasciare ancora una volta la famiglia e nemmeno per chi ha parenti o genitori da assistere, o semplicemente non riesce a far quadrare i conti, fra costi di trasferta e alloggio lontano da casa, con lo stipendio di un insegnante. Si tratta di una emergenza drammatica di cui ci siamo occupati più volte, alla quale però, da troppi anni, non c’è ancora la volontà politica di rimediare. In un clima già molto teso, ecco che la possibilità di ottenere almeno l’assegnazione provvisoria, per i docenti immobilizzati fuori provincia, diventa una necessità. Fra di loro c’è ancora una fetta di assunti con la L.107/2015 che, all’epoca, non scelsero nemmeno la sede in cui conseguire il ruolo, affidata ad un algoritmo dichiarato più volte illegittimo da sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Una condizione disumana a cui non si vuole dare una svolta e che, ogni anno, ripropone il dramma dei docenti costretti a partire, finanche quelli che non lo hanno mai scelto, pur di conservare il posto di lavoro. Di seguito il testo della lettera dei docenti siciliani al Prefetto.

Alla Prefettura di Palermo
Alla cortese attenzione
Del Sig. Prefetto, dott. Mariani

A seguito pubblicazione bollettini degli Ambiti Territoriali Siciliani dei movimenti della mobilità annuale del 26/08/2024, si sono rese disponibili svariate cattedre su tutti i gradi della Scuola di tutte le province siciliane, cattedre che fanno parte dell’ organico di fatto e che vanno attribuite in Assegnazione provvisoria ai docenti che ne hanno fatto richiesta per ricongiungersi con le loro famiglie, ai sensi del CCNI comparto Scuola
Considerato che l’USR Sicilia ha disposto che tutti gli Ambiti Territoriali non effettuino le integrazioni
Si chiede un vostro cortese intervento per far si che
L’ USR Sicilia autorizzi tutti gli Ambiti Territoriali Siciliani ad effettuare le integrazioni su tutte le cattedre che si sono rese disponibili il 26/08/2024.
La decisione dell’ USR Sicilia lede il diritto al ricongiungimento familiare di centinaia di docenti siciliani che già sono stati costretti a tornare nelle sedi del nord con le conseguenze e gli aggravi del caso. Le cattedre disponibili dal 26/08/2024 su tutti i gradi della Scuola in Sicilia fanno parte dell’ organico di fatto e vanno integrate per scorrimento ai docenti nelle graduatorie per le Assegnazioni Provvisorie interprovinciali.
L’ USR Sicilia si scherma dando disposizioni che non c’è più tempo per fare le integrazioni bloccando tutti gli Uffici provinciali.
Ciò lede centinaia di docenti madri e padri costretti a lasciare la Sicilia, quando le cattedre sono disponibili e adesso vogliono darle alle GPS.
Chiediamo un vostro cortese e urgente intervento.

Con Osservanza

Il Coordinamento Nazionale docenti immobilizzati

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