CCNI progetti Pmof Estero per l’anno scolastico 2023/24, Anief presente all’incontro alla Farnesina

La scuola a settembre

Ieri si è tenuto alla Farnesina il primo incontro tra le organizzazioni sindacali e il Maeci per la definizione del CCNI PMof Estero. Per Anief hanno partecipato il Capo Dipartimento Estero, Prof Salvatore Fina, e la Segretaria Generale Chiara Cozzetto. Erano presenti il capo dell’ufficio V Maeci, Marco Maria Cerbo e per il MIM la D.ssa Francesca Busceti.

I finanziamenti previsti per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa, previsti dalla bozza, vanno solo alle sedi nelle quali è presente il collegio dei docenti, la quota spettante è calcolata in ragione del numero di docenti Maeci in servizio nella sede. Il totale complessivo lordo Stato per il POMF è di euro 849.381,80.

Dal quale vanno sottratti euro 115.459,20, sempre lordo Stato, per le F.S. attivabili nell’ a.s.  2023/24.

Le funzioni strumentali sono complessivamente 60, il MAECI si è impegnato a fornirci l’elenco dettagliato del numero di F.S. assegnate alle varie sedi. A ciascuna FS è assegnata una quota lordo Stato di euro 1.924,32.

Ricordiamo che ogni F.S. può essere assegnata a un solo docente il quale in questo caso percepirà l’intera somma al netto delle tasse, ma può essere assegnata anche a più docenti, che in questo caso si spartiranno la quota in base a quanto verrà stabilito nella contrattazione d’istituto.

Ricordiamo anche è di esclusiva competenza del collegio individuare i docenti ai quali assegnare l’incarico di FS. attraverso una procedura prevista dai contratti collettivi nazionali scuola.

Prima di entrare nel merito del punto all’ODG, il capo dell’ufficio V, consigliere Cerbo, ha comunicato che lascerà l’incarico e sarà sostituito alla guida dell’ufficio V dal Consigliere Filippo Romano.

Entrando nel merito dei contenuti dell’incontro, i rappresentanti delle sigle sindacali Anief e Flcgil hanno proposto modifiche concrete e importanti alla bozza di CCNI Mof Estero presentata dall’ufficio V alle OO-SS.

In particolare le due sigle sindacali hanno proposto che i progetti MOF possano svolgersi anche durante l’ordinario orario scolastico settimanale degli studenti, ovviamente sempre oltre l’orario di servizio dei docenti.

Per quanto riguarda i compensi forfettari per eventuali uscite didattiche facenti parti del progetto le due sigle sindacali, considerato che nella bozza non è previsto chi deve decidere questa quota forfettaria, hanno proposto che venga stabilita in contrattazione d’istituto, nelle sedi dove è presente la RSU, e dal collegio dei docenti nelle sedi dove non è presente la RSU.

Anief infine, coerentemente con quanto previsto dall’ipotesi di CCNL appena firmata (ricordiamo che Uil scuola Rua non ha firmato l’ipotesi), ha chiesto la cancellazione del capoverso della bozza che prevede che i progetti possano svolgersi anche in modalità telematica.

L’amministrazione si è mostrata disponibile ad accogliere le proposte di Anief e Flcgil della parte normativa e si impegnata a rivedere la bozza di CCNI Pmof.

In quanto ai tempi e alle modalità di approvazione e realizzazione, Anief ha poi posto l’accento sul rispetto dell’autonomia del collegio dei docenti nell’approvazione e nella gestione dei progetti di miglioramento dell’offerta formativa.

La posizione sostenuta da Anief durante l’incontro è chiara: i progetti approvati dal collegio dei docenti, sotto la supervisione dei Dirigenti scolastici che sono responsabili e garantiscono il rispetto delle procedure e dei criteri indicati dal CCNI Mof Estero, non sono sindacabili e non necessitano di una successiva approvazione da parte del MAECI, che deve limitarsi a verificare il rispetto della normativa solo a consuntivo. Una volta approvati i progetti possono subito essere implementati.

A margine dell’incontro Anief ha sollevato la questione della sostituzione dei colleghi temporaneamente assenti, che dopo l’eliminazione delle graduatorie d’istituto nelle scuole italiane all’estero, determina gravi disagi a docenti e utenza, un abbassamento della qualità dell’offerta formativa e in alcuni casi anche il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza di cui non possono farsi carico i docenti. In particolare si è registrato che Anief e Maeci condividono la stessa interpretazione dell’articolo 23 comma 2 del D.lgs 64/17, cioè che tale articolo è applicabile anche ai docenti della scuola primaria. L’argomento sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.

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