Concorso ordinario: i numeri degli aspiranti

idonei concorso ordinario 2020

Anief Campania, attraverso il profilo Facebook-Meta, questa mattina ha pubblicato delle tabelle riassuntive suddivise per regioni e tipo di posto, riguardanti i numeri degli aspirati iscritti al Concorso docenti Ordinario bandito nel dicembre scorso.
I numeri generali sono ormai noti, con 69.117 domande per il primo grado di istruzione a fronte di 15340 posti e 303.687 su 29.314 per il secondo grado: ma come sono distribuiti?

Oggi Anief risponde alla domanda, pubblicando delle tabelle suddivise per classe di concorso, e permettendo agli aspiranti docenti di calcolare in maniera affidabile le proprie possibilità di riuscita.
Emerge con chiarezza che, come già noto, la situazione del sostegno a livello nazionale abbia un inquadramento del tutto particolare: ad esempio, per il codice ADEE (sostegno primaria), la discrepanza di numeri tra i posti messi a bando e gli aspiranti iscritti è enorme, lasciando già ad intendere che questo Concorso non sarà minimamente esaustivo.
Nello specifico, le regioni del nord alle quali, come sempre, sono stati assegnati il maggior numero di posti, anche a termine della procedura concorsuale si troveranno sguarnite:
in Lombardia gli iscritti per primaria sostegno sono 171, a fronte di 4111 cattedre vacanti, con una copertura di nemmeno il 3% dei posti; in Veneto 63 iscritti per 1403 cattedre disponibili, con una copertura del 4,5% delle disponibilità; in Emilia Romagna su 761 posti troviamo 88 aspiranti, con l’11,6% di cattedre coperte.
Tutto il contrario di quello che accadrà in Molise, regione in cui per 2 soli posti di lavoro si confronteranno ben 159 docenti (1,26% di probabilità di vincere il ruolo); in Campania, con 3484 aspiranti per 60 posti (1,72% di possibilità); in Sicilia, con 3357 aspiranti in corsa per soli 51 posti (1,51% di chance). Situazione non dissimile da quella del sostegno infanzia.

Tabella comparativa primo grado

Insomma, il dato percentuale accorpato dell’11.97% di probabilità di ottenere il ruolo, letto insistentemente sui giornali di categoria a ridosso della data di chiusura della piattaforma di iscrizione, è del tutto fuorviante.

La sola analisi del sostegno nel primo grado di istruzione, riesce a mostrare ancora una volta l’esistenza di un’Italia scolastica nettamente divisa in due, indipendentemente dai concorsi e da qualsiasi iniziativa politica di intervento, con un largo bacino di utenti in difficoltà per carenza di docenti e un altro bacino di utenza in cui l’offerta di docenti è inesauribile.

Conseguentemente, dando per assodato che le graduatorie dei precedenti concorsi sono già esaurite e che nelle GAE sostegno residuano pochi o nulla docenti, ci si chiede come il Ministero penserà di intervenire per assicurare nelle regioni del nord un ordinato avvio dell’anno scolastico: prorogherà le assunzioni da GPS 1 fascia sostegno anche per il 2024-25, con conseguente mini call? Potenzierà la Call Veloce per i vincitori di concorso del resto d’Italia, pur sapendo che senza un welfare di supporto continuerà ad essere una misura poco efficace? Abdicherà al proprio compito di programmazione cedendo l’assegnazione di tutti quei posti alle supplenze al 31 agosto, sapendo perfettamente che in quelle regioni si arriverà ad assegnarle da Messa A Disposizione anche a volenterosi aspiranti privi di qualsiasi formazione specifica?

Nell’attesa di capire quale sarà il “dopo” di questo Concorso, i docenti continuano la loro preparazione ad una prova scritta unitaria e trasversale rispetto alle classi di concorso cui si è iscritti, una novità di questa tornata concorsuale che non è ancora chiara ai più e che minaccia di diventare un clamoroso boomerang, in grado di assottigliare ancora di più gli aspiranti, anche nei posti in cui basterebbe la sola presenza in graduatoria per assicurarsi il ruolo: perché con il Concorso ordinario nulla è mai scontato e non basta la preparazione teorica o l’aderenza alle caratteristiche umane necessarie al ruolo per arrivare a quel punteggio minimo necessario per entrare in graduatoria, esattamente come “nell’altra Italia” non basterà avere il massimo del punteggio, i titoli e l’esperienza di servizio per aspirare ad un posto di lavoro sicuro, indipendentemente dall’impegno e dal phisique du role.

 

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