Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha dato il via libera al concorso straordinario per il reclutamento a tempo indeterminato degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado. Il decreto, firmato ieri dal ministro Giuseppe Valditara, prevede la partecipazione al concorso di tutti i candidati che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio nelle scuole statali o paritarie.
Si tratta di una misura attesa da vent’anni, da quando cioè si è svolto l’ultimo concorso per questa disciplina, che coinvolge circa 25 mila docenti precari. Il concorso straordinario si propone di valorizzare l’esperienza professionale di questi insegnanti e di garantire loro una maggiore stabilità lavorativa e formativa. Inoltre, si intende rafforzare il ruolo dell’insegnamento della religione cattolica come elemento di integrazione culturale e di educazione ai valori.
Il decreto stabilisce le modalità e i criteri di valutazione delle prove concorsuali, che saranno composte da una prova scritta, una prova orale e una prova pratica. Le prove verteranno sulle conoscenze e le competenze specifiche della disciplina, nonché sulle metodologie didattiche e sulle normative vigenti. I candidati dovranno inoltre dimostrare di possedere i requisiti di idoneità richiesti dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per l’insegnamento della religione cattolica.
Il concorso straordinario si inserisce nel quadro delle iniziative del MIM per il rinnovamento e il potenziamento del sistema scolastico italiano, in linea con le indicazioni del governo guidato dalla Lega.
Il senatore Roberto Marti, presidente della commissione Cultura e Istruzione del Senato, ha espresso il suo apprezzamento per il decreto, definendolo “un intervento concreto e costante a supporto dei docenti e del futuro dei nostri ragazzi”.