Prendendo atto della relazione di sintesi finale del Ministero dell’Istruzione e del Merito sull’attuazione del Programma Operativo 2014-2020 messo in essere con i Fondi Strutturali Europei, l’Ugl Scuola in quanto componente del Comitato di Sorveglianza Nazionale del PON “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”, ritiene opportuno e necessario segnalare alcune questioni da tener ben presente per il futuro.
“Ascoltare le richieste dei lavoratori dell’Istruzione pubblica e privata – afferma il Segretario Nazionale Ornella Cuzzupi – fa sì che si possano delineare con precisione le problematiche da risolvere definendo la priorità delle azioni da mettere in essere per incidere in maniera efficace sull’innovazione del sistema d’istruzione nazionale. Gli assi portanti del prossimo Programma dovranno tenere conto delle differenze di sviluppo delle aree territoriali del nord, del centro e del meridione d’Italia, intervenendo drasticamente per eliminare il gap tra i territori in modo da rendere uniformi, pur nel rispetto delle proprie specificità, modelli e obiettivi”.
Il rafforzamento delle competenze di base, l’apprendimento permanente in contrasto alla dispersione, la digitalizzazione, lo sviluppo professionale del personale, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, l’integrazione ed inclusione degli alunni svantaggiati, le scuole aperte all’utenza ed alla società, il rafforzamento del raccordo scuola – lavoro, non possono ne devono rimanere facili slogan o parole da adottare a secondo della platea.
“Noi, come UGL – continua il segretario Cuzzupi – siamo fermamente convinti che in una società globalizzata occorre prestare la massima attenzione affinché i temi indicati non vadano persi nell’ambito di mille rivoli e mille interessi. Non deve essere trascurato alcun aspetto del comparto scuola se vogliamo, davvero, gettare le basi per un’istituzione funzionale, motore per la costruzione del futuro. Proprio per questo, ad esempio, non è più possibile rinviare il tema scottante e, consentitemi di dire, vergognoso di una precarietà che possiede requisirti di anzianità dai tre anni in poi. Se vogliamo stare in linea con gli standard europei dobbiamo avere il coraggio di fare interventi drastici e coraggiosi e smetterla con piccole azioni tampone che a nulla servono se non a far della scuola una tela di Penelope fatta e disfatta a seconda di chi ne è alla guida. Basta giochini, basta risorse al vento, basta nascondersi dietro piccole pezze. Noi Ugl Scuola siamo pronti ad ogni tipo di confronto e a contribuire alla costruzione di una scuola diversa, dove l’educazione alla cittadinanza e all’affettività siano fatti concreti, che dia spazio alle intelligenze, al merito, che aiuti i più svantaggiati e che, soprattutto, abbia il compito di costruire il domani. Al signor Ministro chiediamo di tagliare con il passato e guardare avanti con il coraggio delle azioni e la determinazione giusta per concretizzare le idee”.