Evoluzione ATA scrive al Ministro. Nuove mansioni per i collaboratori scolastici: più responsabilità senza tutele

collaboratori scolastici

Negli ultimi anni, il ruolo dei collaboratori scolastici è stato oggetto di profondi cambiamenti, culminati con l’introduzione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019/2021. Il nuovo accordo ha ampliato le responsabilità di questi lavoratori, in particolare nell’ambito dell’assistenza agli alunni disabili e della cura dell’igiene personale nelle scuole dell’infanzia e primaria. Tuttavia, scrive il Comitato Evoluzione ATA in una sua lettera al Ministero, queste nuove mansioni sono arrivate senza un adeguato riconoscimento economico e senza le necessarie risorse, suscitando forti preoccupazioni tra i lavoratori.

Un aumento delle responsabilità

Prima del nuovo contratto, i collaboratori scolastici avevano già il compito di assistere gli alunni disabili nell’accesso alle strutture scolastiche e nell’uso dei servizi igienici. Con il CCNL 2019/2021, però, questo tipo di assistenza è stata estesa a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria, non più limitata ai soli studenti con disabilità. Un cambiamento importante che ha fatto sì che questi lavoratori si trovino ora a dover gestire mansioni che prima non erano di loro competenza.

Il Comitato Evoluzione ATA, che rappresenta i lavoratori del personale ATA del Ministero dell’Istruzione, ha denunciato queste ambiguità del nuovo contratto, che non fornisce una chiara definizione delle nuove mansioni, specialmente quando si parla di “cura dell’igiene personale”.

“Il concetto di igiene personale […] non è chiaro. Pur volendolo interpretare in maniera estensiva, molte scuole non sono attrezzate per perseguirne gli obiettivi e la carenza cronica di personale potrebbe originare episodi di mancata vigilanza (culpa in vigilando?) con pericolose conseguenze”, afferma il comitato.

Questa incertezza ha sollevato preoccupazioni sia tra i lavoratori che tra le famiglie degli alunni, che potrebbero trovarsi a pretendere dai collaboratori scolastici attività che non sono né regolate né adeguatamente supportate.

Inclusione scolastica: un obiettivo importante, ma a quale prezzo?

La motivazione alla base di questo cambiamento è la volontà di garantire il “diritto all’inclusione scolastica”, un principio fondamentale per garantire pari opportunità a tutti gli alunni. Tuttavia, nella pratica, questo ha portato a un notevole incremento delle responsabilità dei collaboratori scolastici, spesso lasciati soli a gestire situazioni delicate e complesse senza il supporto necessario.

Molte scuole non sono attrezzate per affrontare queste nuove sfide. Come sottolineato dal Comitato Evoluzione ATA, in numerosi istituti mancano i materiali e le attrezzature adeguate, come detergenti intimi, fasciatoi e lozioni, necessari per la cura dell’igiene personale degli alunni, specialmente quelli più piccoli o con disabilità. Inoltre, in alcune scuole mancano persino impianti di acqua calda sanitaria, obbligando le famiglie a sopperire alle carenze acquistando materiali di base per i propri figli.

“Le scuole non dispongono di detergenti intimi, fasciatoi, lozioni lenitive e locali idonei. A complicare la già non snella questione ci si mette anche il numero in progressiva crescita di ragazzi disabili certificati e i bambini con pannolino nelle scuole dell’infanzia”, afferma il comitato, descrivendo una situazione sempre più difficile.

La carenza di personale e le difficoltà operative

A peggiorare ulteriormente la situazione è la cronica mancanza di personale ATA nelle scuole italiane. In molte scuole, un solo collaboratore è chiamato a vigilare su diverse classi contemporaneamente, il che rende quasi impossibile fornire un’assistenza adeguata a tutti gli alunni. Questa situazione espone sia gli alunni che i lavoratori a rischi, rendendo difficile garantire la sicurezza nelle scuole.

L’appello del Comitato Evoluzione ATA

Di fronte a queste criticità, il Comitato Evoluzione ATA ha lanciato un appello al Ministero dell’Istruzione affinché vengano fornite indicazioni più chiare sui compiti dei collaboratori scolastici e vengano installate le attrezzature necessarie per garantire che queste nuove mansioni possano essere svolte in modo sicuro ed efficace.

“Si invita il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad attuare ogni iniziativa utile alla immediata fornitura ed installazione di tutti i materiali ed attrezzature utili allo scopo e a prevedere l’attivazione di un organico aggiuntivo”, conclude il Comitato, chiarendo che, senza un intervento chiaro e tempestivo da parte del Ministero dell’Istruzione, il rischio è che il personale scolastico si trovi schiacciato da un carico di lavoro insostenibile, mettendo a rischio non solo i lavoratori, ma anche gli alunni.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.