Il “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce tra le tre migliori scuole al mondo per il progetto antibullismo “Mabasta”

Il “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce tra le tre migliori scuole al mondo per il progetto antibullismo “Mabasta”

L’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce ha raggiunto un traguardo straordinario, posizionandosi tra le tre migliori scuole al mondo ai “World’s Best School Prizes 2024” nella categoria “Supporting Healthy Lives”. Questo prestigioso riconoscimento è stato ottenuto grazie all’impegno nel progetto antibullismo “Mabasta”, ideato e sviluppato dagli stessi studenti dell’istituto, sotto la guida del team leader Mirko Cazzato.

Il progetto Mabasta

Il progetto “Mabasta”, acronimo di Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti, è nato nel 2016 in risposta a un grave episodio di bullismo che ha segnato profondamente la comunità scolastica. Da quel momento, i ragazzi del “Galilei-Costa-Scarambone” hanno deciso di impegnarsi attivamente per prevenire e contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo nelle scuole italiane. Il progetto ha coinvolto finora oltre 35.000 studenti in tutto il Paese, diffondendo il cosiddetto “Modello Mabasta”, un insieme di pratiche e strumenti concreti per monitorare, segnalare e affrontare questi fenomeni negativi.

Il “Nobel” della scuola

Il riconoscimento ai “World’s Best School Prizes” rappresenta una svolta significativa per il sistema educativo italiano, sottolineando l’importanza di mettere gli studenti al centro dei processi educativi. Gabriella Margiotta, dirigente scolastica dell’istituto, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, dichiarando: “Essere la prima e unica scuola italiana tra le tre migliori al mondo ci rende oltremodo orgogliosi e ci conferma che la scelta didattica intrapresa è quella giusta e più proficua”.

Le congratulazioni di Valditara

L’impegno del “Galilei-Costa-Scarambone” è stato riconosciuto anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha inviato una lettera di congratulazioni alla scuola, lodando l’efficacia del progetto “Mabasta” e l’importanza del lavoro svolto da studenti e docenti per promuovere un ambiente scolastico sano e inclusivo.

Il commento di Vikas Pota

Il fondatore dei “World’s Best School Prizes”, Vikas Pota, ha elogiato il progetto definendolo un esempio di eccellenza educativa a livello internazionale. “L’educazione di qualità è uno degli obiettivi fondamentali dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, e scuole come il ‘Galilei-Costa-Scarambone’ dimostrano come l’innovazione e la dedizione possano realmente fare la differenza. Diffondendo le loro pratiche innovative, possiamo ispirare cambiamenti positivi in tutto il mondo”.

Un modello contro il bullismo

Il “Modello Mabasta” non si limita a fornire strumenti di denuncia e monitoraggio del bullismo, ma si concentra anche sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione. Un elemento chiave del progetto è il “MabaDAD”, un diario digitale in cui gli studenti possono registrare episodi di bullismo in modo anonimo. Questo strumento permette alla scuola di intervenire prontamente, prevenendo l’escalation di comportamenti negativi e promuovendo un ambiente di supporto e solidarietà.

L’approccio adottato dal “Galilei-Costa-Scarambone” ha riscosso successo non solo per la sua efficacia, ma anche per l’originalità con cui è stato sviluppato. Daniele Manni, docente referente del progetto, ha spiegato che il segreto del loro successo è stato dare totale fiducia agli studenti, permettendo loro di prendere in mano le redini del progetto. “Applichiamo un’originale didattica studente-centrica, che aiuta gli studenti a scoprire la loro personale inclinazione, passione e aspirazione, mettendo in atto ogni loro talento per il bene della collettività, scolastica e non”.

Il progetto Mabasta è stato anche oggetto di numerosi studi e ricerche che ne hanno confermato l’efficacia nel ridurre il numero di episodi di bullismo e nel migliorare il benessere generale degli studenti. Questo ha portato a una maggiore consapevolezza sul tema e a un cambio di atteggiamento tra gli studenti, che ora vedono la lotta al bullismo come una responsabilità collettiva e non solo degli insegnanti o delle istituzioni.

 

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