Legge di Bilancio 2024: ecco le risorse per la scuola

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La nuova Legge di Bilancio 2024, nonostante il generale contenimento della spesa pubblica, prevede importanti stanziamenti per il settore dell’istruzione. Il Ministero ha diffuso un comunicato ufficiale con il quale spiega che le risorse previste si inseriscono all’interno della strategia del governo, volta a sostenere la crescita del sistema scolastico e a migliorare le condizioni economiche dei docenti e del personale della scuola.

Incrementi Contrattuali e Stanziamenti Futuri

Uno degli interventi più significativi riguarda il contratto collettivo 2022/2024. Grazie all’impegno del Ministro dell’Istruzione e del Merito, la legge ha previsto un incremento complessivo del 6% rispetto al precedente 5,78%. Inoltre, per la prima volta nella storia della contrattazione pubblica, sono già state destinate risorse per la prossima tornata contrattuale. Queste ammontano a 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni per il 2026 e 5.550 milioni di euro annui a partire dal 2027.

Queste risorse sono pensate per garantire incrementi retributivi al personale scolastico pari al 5,4% a regime, un dato che supera l’inflazione programmata. Sono previsti anticipi già nel 2025, in attesa della definizione della nuova contrattazione, per dare un primo sollievo economico agli insegnanti.

Aumento Stipendiale e Taglio del Cuneo Fiscale

La legge di bilancio introduce anche un’importante misura di riduzione del cuneo fiscale per redditi fino a 40.000 euro lordi. Questa iniziativa si traduce in un aumento definitivo degli stipendi per tutto il personale della scuola, con una crescita stimata tra il 6% e il 7%. Si tratta di un passo significativo per incrementare il potere d’acquisto dei docenti, che negli ultimi anni hanno affrontato un contesto economico complesso.

Sostegno alla Didattica e alla Stabilizzazione del Personale

La legge di bilancio non si limita agli aumenti salariali. Sono stati destinati 93,4 milioni di euro a regime per il miglioramento dell’offerta formativa, a sostegno di progetti scolastici innovativi e dell’inclusione didattica.

Un altro capitolo importante riguarda la stabilizzazione dei docenti di sostegno. Per questa finalità, sono stati previsti 25 milioni di euro per il 2025 e 75 milioni di euro a regime. Questi fondi mirano a ridurre la differenza di costo tra docenti precari e quelli a tempo indeterminato, contribuendo all’avvio di un piano di stabilizzazione dei docenti di sostegno a partire dall’anno scolastico 2025/26.

Fondi per Tutor, Orientatori e Funzionamento Scolastico

La legge prevede anche 100 milioni di euro per l’anno scolastico 2025/26, destinati a finanziare l’attività dei docenti tutor e orientatori. Questi fondi si aggiungono ai 40 milioni di euro già stanziati nella legge di bilancio precedente, rafforzando l’orientamento degli studenti e il supporto personalizzato alla loro crescita formativa.

Inoltre, per garantire il buon funzionamento delle scuole, sono stati destinati 111 milioni di euro, specificamente per migliorare il funzionamento delle istituzioni scolastiche nell’anno 2025/26. Questo contributo è fondamentale per sostenere le scuole nella gestione quotidiana delle risorse e nell’offerta di un ambiente di apprendimento di qualità.

Carta Docenti e Revisori dei Conti

La legge di bilancio 2024 prevede anche un incremento di 60 milioni di euro per il fondo della Carta docenti, con l’obiettivo di recuperare i tagli operati in passato e di estendere i benefici anche ai docenti precari su posto vacante e disponibile. Questa misura intende potenziare le opportunità di formazione continua per gli insegnanti, favorendo un aggiornamento professionale costante.

Anche l’attività dei revisori dei conti nelle scuole riceve un potenziamento, con uno stanziamento di 2,4 milioni di euro a regime, per garantire una gestione economica più efficiente e trasparente delle risorse.

Misure di Revisione della Spesa e Gestione degli Organici

In linea con l’obiettivo di contenimento della spesa pubblica, il Ministero dell’Istruzione contribuisce alla riduzione della spesa con un taglio di 40 milioni per tre anni, pari a solo lo 0,08% sul bilancio complessivo del MIM. Questa misura riguarda capitoli di spesa già coperti da investimenti previsti dal PNRR, limitando l’impatto sui servizi erogati.

Per quanto riguarda i tagli agli organici, la riduzione transitoria di 5.660 docenti e 2.174 unità di personale ATA è stata chiarita come una misura temporanea di riduzione del turn over, che non intacca la dotazione complessiva di personale. Le nuove assunzioni previste per i docenti di sostegno contribuiscono a compensare questa riduzione, garantendo stabilità al sistema scolastico.

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