Napoli, Manifestazione Uil Scuola Rua: D’Aprile: “Personale Ata in condizione di emergenza, meritano diritti, non concessioni”

Napoli, Manifestazione Uil Scuola Rua: D’Aprile: “Personale Ata in condizione di emergenza, meritano diritti, non concessioni”


Nella cornice dell’Istituto Sannino De Cillis di Napoli, la Uil Scuola ha organizzato uno dei più importanti momenti di riflessione dedicati al personale ATA. Politica, associazioni e sindacato si sono confrontati insieme sulle problematiche che affliggono una categoria che richiede sempre più rispetto. Tra i temi discussi: il precariato cronico, stipendi in calo, nuovi incarichi e ruoli ibridi. Tutto ciò rappresenta il quotidiano di una categoria che include dai DSGA ai collaboratori scolastici, anche alla luce dell’ultimo CCNL. La risposta unanime a queste criticità è stata una sola: rispetto. Questo messaggio è stato ribadito da tutti i partecipanti ed è stato accolto dalla politica, che ha preso in considerazione richieste e proposte per migliorare la situazione del personale ATA.

 

Oltre 50.000 precari ricoprono ruoli essenziali nelle scuole, senza i quali il sistema “scuola” in Italia non potrebbe funzionare. In questo contesto, la Uil Scuola Rua ha organizzato una manifestazione a Napoli per denunciare la situazione e avanzare richieste concrete per il riconoscimento dei diritti e delle condizioni lavorative del personale ATA.

Durante la manifestazione Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, ha messo in luce la gravità della situazione: “Il personale ATA vive una condizione di precarietà e scarso riconoscimento sociale ed economico”. Questa situazione è particolarmente grave, dato che i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e tecnici, nonché i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), sono figure fondamentali per il corretto funzionamento della scuola.

Attualmente, il personale ATA precario rappresenta una quota significativa del precariato scolastico: oltre 50.000 lavoratori. Questo dato si somma al precariato dei docenti, aggravando ulteriormente la situazione di instabilità nel settore dell’istruzione. Tale fenomeno, come ha evidenziato D’Aprile, è unico nel panorama del pubblico impiego in Italia, dove la stabilità contrattuale dovrebbe essere la norma.

A distanza di mesi dalla mancata sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021, la Uil Scuola Rua ribadisce le ragioni del suo dissenso. Secondo D’Aprile, il contratto non ha adeguatamente affrontato le necessità del personale ATA, lasciando irrisolte questioni fondamentali come il riconoscimento professionale e l’incremento retributivo. “Il personale ATA merita diritti, non concessioni”, ha affermato D’Aprile, rivolgendosi direttamente ai politici presenti, rappresentanti sia del governo che dell’opposizione.

Uno dei punti chiave del dibattito riguarda la necessità di un nuovo ordinamento professionale per il personale ATA, che tenga conto delle mansioni effettivamente svolte e del loro valore all’interno del sistema scolastico. Senza un riconoscimento adeguato e interventi concreti, il rischio è che le scuole continuino a funzionare grazie al sacrificio di lavoratori precari, sottopagati e sottovalutati.

D’Aprile ha colto l’occasione per rilanciare alcune proposte della Uil Scuola Rua in vista del prossimo rinnovo contrattuale. Tra queste, l’idea di detassare gli aumenti contrattuali per garantire un maggiore potere d’acquisto ai lavoratori. La questione retributiva è infatti centrale, in un contesto di inflazione crescente e salari del personale ATA che rimangono tra i più bassi nel settore pubblico.

Inoltre, è necessario un aumento degli organici per rispondere alle effettive esigenze delle scuole. Molte istituzioni scolastiche si trovano a dover gestire un numero di studenti in continua crescita con un personale ATA ridotto all’osso, aggravando ulteriormente il carico di lavoro e la qualità del servizio offerto. “Serve fermarsi e riprogrammare”, ha sottolineato D’Aprile, evidenziando l’urgenza di pianificare un intervento organico che riformi sia gli aspetti economici che normativi del contratto del personale ATA.

Senza il lavoro quotidiano di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, le scuole non potrebbero funzionare. Sono loro a garantire la gestione delle infrastrutture, l’assistenza amministrativa e l’operatività logistica degli istituti. Nonostante ciò, il personale ATA rimane una delle categorie meno valorizzate nel sistema scolastico italiano, spesso invisibile nelle discussioni sulla scuola e nei processi decisionali.

Oltre alla precarietà, c’è anche una questione di rispetto e riconoscimento professionale. Come ha sottolineato D’Aprile, il personale ATA non deve essere considerato un semplice “supporto” agli insegnanti, ma una componente essenziale per il corretto funzionamento dell’intera struttura scolastica. “È giunto il momento di riconoscere il loro valore, anche dal punto di vista contrattuale”, ha concluso il segretario della Uil Scuola Rua.

La manifestazione di Napoli ha rappresentato un importante momento di riflessione e dibattito sul futuro del personale ATA. Le richieste avanzate dalla Uil Scuola Rua sono chiare: rispetto per i diritti dei lavoratori, riconoscimento del loro ruolo e un contratto che rispecchi le loro competenze e responsabilità.

Il prossimo rinnovo contrattuale è l’occasione per mettere in atto le riforme necessarie, migliorando le condizioni di lavoro del personale ATA e, di conseguenza, la qualità del servizio scolastico. Come ha affermato D’Aprile, la scuola è un bene troppo prezioso per essere gestito senza una visione a lungo termine e senza considerare adeguatamente tutti i suoi protagonisti, compreso il personale ATA.

Le istituzioni sono chiamate a rispondere a questa sfida, con l’obiettivo di garantire una scuola efficiente e giusta, per studenti e lavoratori.

A moderare l’incontro Massimiliano Esposito nostro autore, Roberta Vannini segreteria generale Uil scuola Rua Campania e Giovanni Sgambati segretario generale Uil Campania hanno aperto il dibattito, a seguire diverse le associazioni e figure di rilievo che hanno partecipato attivamente, presentando proposte e richieste concrete. Tra questi, Evoluzione ATA con la presenza di Luigi Bruno, e Noi… DSGA rappresentati da Francesco Berti, insieme a Giorgio Germani, presidente di Anquap.

Roberta Vannini
Luigi Bruno
Francesco Berti

Dal mondo politico, sono intervenuti diversi rappresentanti istituzionali. Per Fratelli d’Italia, ha partecipato Gimmi Cangiano; per il Movimento 5 Stelle, Antonio Caso, entrambi membri della Commissione Istruzione. Il Partito Democratico è stato rappresentato dall’onorevole Massimiliano Manfredi, mentre per la Lega è intervenuto il senatore Mario Pittoni e, infine, per Forza Italia, il senatore Franco Silvestro, a concludere l’evento un accorato intervento di Pasquale Raimondo componente ATA al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

On. Gimmi Cangiano
On. Mario Pittoni
On. Massimiliano Manfredi
Sen. Franco Silvestro
On. Antonio Caso
Pasquale Raimondo

La partecipazione trasversale di rappresentanti politici e sindacali ha reso evidente l’ampia condivisione della necessità di intervenire sulle problematiche del personale ATA, consolidando il consenso attorno alle richieste avanzate dalla Uil Scuola Rua.