PNRR, oltre il danno anche la beffa che crea “lavoro nero” il documento

PNRR, oltre il danno anche la beffa che crea “lavoro nero” il documento

Il Ministero dell’Istruzione annunciava con grande enfasi l’assunzione di organico aggiuntivo ATA (Amministrativi, Tecnici e Ausiliari) per le scuole del Sud, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’Agenda del Sud.

Questo significava personale aggiuntivo nelle già carenti scuole, significavano fondi reali da spendere per il miglioramento dell’offerta formativa, significava sopratutto opportunità di lavoro in più per giovani, uomini e donne, sopratutto dava la speranza di un contratto e l’inizio di un lavoro.

A primo impatto tutto bello, anche se le prime discrepanze tra realtà e promesse si sono cominciate a farsi vedere fin da subito.

Oggi riceviamo una segnalazione che arriva da un scuola un documento che ci fa scoprire qualcosa di agghiacciante e assurdo.

La scuola in questione, che preferisce restare anonima, ha infatti riscontrato delle difficoltà nell’inserire il contratto di un collaboratore scolastico sulla piattaforma SIDI, il sistema informativo del Ministero. Chiedendo chiarimenti, ha ricevuto una circolare che svela la più triste delle verità: l’organico aggiuntivo ATA non esiste.

La circolare spiega infatti che il posto occupato dagli Amministrativi e i Tecnici, che avevano ricevuto un contratto su posto PNRR o Agenda Sud, lasciato poi vuoto perché questi hanno accettato altra supplenza, non può essere rioccupato, in quanto il nuovo contratto ad altro supplente non sarebbe inammissibile sulla piattaforma SIDI.

In pratica, il Ministero ha creato una situazione di stallo e di assoluta confusione che ha mandato a gambe all’aria il sistema oggi. Le scuole per colpa di una scarsa comunicazione avvenuta e di informazioni frastagliate e fatte di continue note esplicative, si sono trovate a fare i conti con una situazione anomala da dover gestire. Lavoratori che timbrano, lavorano attivamente, che danno il loro contributo sostanzioso per il buon andamento degli istituti scolastici giornalmente ma che in realtà non sono riconosciuti oltretutto non pagati.

Qui il documento in questione inviato da AT Napoli

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