Il Comitato Nazionale Docenti di Discipline Audiovisive della cdc A-07, intende aggiornare l’opinione pubblica e i soci dello stesso Comitato, circa la situazione di questa classe di concorso.
Il punto principale del problema è capire perché le cattedre d’insegnamento dell’audiovisivo vengono assegnate ad altre classi di concorso non specifiche del settore, più il comitato va avanti per trovare delle risposte e più trova scorrettezze e abusi. La situazione è piuttosto complicata in tutta Italia, mentre è proprio seria, soprattutto in alcune regioni del Sud.
Dopo varie segnalazioni al Ministero e agli USR di competenza, alcuni delegati del Comitato hanno avuto un incontro con dei funzionari dell’USR regionale per la verifica delle irregolarità presenti in diverse scuole del territorio.
Nello specifico alcuni licei artistici ad indirizzo audiovisivo della regione Puglia, non solo non hanno pubblicato per anni le graduatorie provinciali di 1ª e 2ª fascia della A-07 per le supplenze, continuando a chiamare per le stesse supplenze la cdc A010 non prevista dalla norma, ma hanno dichiarato delle classi d’insegnamento con le vecchie denominazioni delle classi di concorso. A tal proposito ricordiamo che la cdc A010 non è più Arte della fotografia e della grafica pubblicitaria, ma corrisponde attualmente, secondo l’allegato A del DM 259/17, a Discipline Grafiche pubblicitarie. Infatti, precisiamo che gli ex 7/A , secondo lo stesso DM, confluiscono in A010 e non in A-07, dato che non hanno dei titoli accademici specifici. Inoltre, il Comitato sta provvedendo anche a verificare a chi vengono conferite le supplenze, perché ancora una volta ribadiamo che le supplenze di ex7/A non possono e non devono essere assegnati più alla A010, ma alla A-07.
Quanto appena detto è il risultato di un’incongruenza sorta con la rivisitazione delle classi di concorso; come noto, sino al 2017, infatti, non esisteva alcuna classe di concorso specifica per il settore audiovisivo e spettacolo e tale lacuna era stata sanata attingendo a docenti di altre discipline: la ex 7/A (Arte della fotografia e grafica pubblicitaria), attuale A-10 Discipline Grafiche, e la A061 (Tecnologie e tecniche della comunicazione multimediali) e tante altre, definite dallo stesso Ministero ATIPICHE. La riforma delle classi di concorso di cui al D.M. 259/2017 non ha di fatto soddisfatto il bisogno di docenti specializzati in tali materie ed anzi ha comportato il sorgere, nella prassi, di tre classi di concorso che insegnano nell’indirizzi Audiovisivo: A-07, A-10 e A-61.
Il problema sembra essere sorto con le GAE del 2015, una grande sorpresa che ci riservava Renzi. Le Graduatorie ad esaurimento dovevano essere svuotate, con una modifica alla legge sulle immissioni in ruolo, che ha permesso di eliminare il decennale precariato e di puntare alle assunzioni dei nuovi abilitati che a quanto pare si sono ritrovati ad essere assunti su cdc diverse da quelle per cui avevano concorso. Questo è ancora una volta il caso degli A010 che si sono ritrovati in ruolo sulla ex 7/A. Il Comitato, controllando le differenti graduatorie delle scuole secondarie d’Italia, ha fatto un’amara scoperta, alcuni docenti sono troppo giovani per poter possedere la ex 7/A, nel senso che com’è possibile che una docente di 38 anni o 40 anni, e così via, possa possedere la ex 7/A? Visto che per essere considerato tale avrebbe dovuto diplomarsi entro il 1991, come cita sempre lo tesso DM?
Stando così la situazione per i docenti di discipline audiovisive della A-07 si mette male, soprattutto per quelli che aspettano il tanto agognato ruolo e che si ritrovano ingabbiati nelle GM del Concorso Ordinario 2020, data la manciata di posti previsti per questa classe di concorso in tutte le regioni d’Italia.
Al posto dei suddetti docenti con titolo accademico specifico LM65, si ritrovano docenti giovanissimi di 38 anni per esempio, che hanno preso ruolo su ex 7/A (così si apprende dalle graduatorie interne delle scuole) e soprattutto, con titoli differenti da quelli richiesti per l’insegnamento dell’audiovisivo. Occorre assolutamente mettere ordine per fornire una corretta didattica dell’audiovisivo, a tutti gli studenti i quali meritano un’istruzione adeguata alla scelta di specializzazione effettuata.
Orbene, la disorganicità della rivisitazione ministeriale ha comportato che nonostante la norma definisca chiaramente che i posti di Discipline audiovisive debbano essere attribuiti ai docenti di A-07, le operazioni di reclutamento svolte dalle singole istituzioni scolastiche si svolgono secondo i precedenti criteri e ovvero convocando – in luogo di quelli dell’anzidetta A-07 – docenti di A-10 (Discipline Grafiche, che si differenzia molto dal mondo dell’audiovisivo, dello spettacolo dal vivo, dalla televisione e dalla radio) e di A-61 (Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediale, il cui accesso è consentito a chiunque purché in possesso di qualsiasi Laurea Magistrale congiunto all’accertamento dei titoli professionali – titoli che vengono controllati da una commissione su base regionale, senza però criteri di valutazione prestabiliti e ben definiti, venendo meno, dunque, il carattere di oggettività della selezione).
Più nello specifico la cdc A-61 ad ampio e scriteriato accesso è sostanzialmente un duplicato della A-07, ma ha una natura tecnico-pratica (così come esplicitato nella denominazione della stessa classe di concorso e nei suoi criteri d’accesso), inoltre, consente agli iscritti di essere chiamati negli stessi istituti. Una condizione di tal fatta non può che generare ambiguità, confusione, disparità e iniquità. Gli istituti professionali, ad esempio, tendono ad utilizzare per lo più gli iscritti alle graduatorie della A-61, nonostante la Tabella A del D.M. n. 259 del 9 maggio 2017, contenente le nuove cdc con requisiti e istituti di destinazione, indichi che l’insegnamento può essere assegnato ad entrambe le classi di concorso (A-61 e A-07).
Si auspica che le Amministrazione procedano quanto prima a rimediare alle situazioni già in essere laddove non siano presenti docenti ex 7/A ma attuali A-10, non riconfermando più l’organico di Discipline Grafiche dove sono presenti insegnamenti di Discipline Audiovisive e di Laboratorio Audiovisivo e multimediale.
Le anzidette richieste oltre che finalizzate a tutelare il diritto al lavoro dei docenti interessati, comporta anche un generale beneficio rispetto alla qualità didattica erogata dall’istituzione statale, considerato che agli studenti interessati dovrebbe essere garantito il rispetto delle linee guida dell’insegnamento delle Discipline Audiovisive.
IL COMITATO DI DISCIPLINE AUDIOVISIVE