Ieri, 25 ottobre, gli studenti dell’Unione degli Studenti si sono riuniti sotto il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per un’azione di protesta.
L’azione ha svolto due ruoli: esporre le rivendicazioni della loro piattaforma autunnale, divisa su sei punti principali: “studenti liberi dalla cultura della guerra, liberi dalle dinamiche autoritarie e performative, liberi dalle dinamiche di mercato, liberi dai costi insostenibili, liberi dal non poter decidere delle proprie scuole, libere dal malessere psicologico e dal patriarcato.” e rilanciare sul 15 NOVEMBRE data dello sciopero studentesco nazionale convocato dall’Unione degli Studenti.
Durante l’azione è intervenuto Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’UDS: “Non resteremo in silenzio dopo la svolta autoritaria e repressiva della scuola del ministro Valditara e del governo Meloni. La nuova legge di bilancio prevede più di 41 milioni di tagli all’istruzione, nonostante l’aumento del costo dello studio e il continuo deterioramento delle scuole. Noi non ci stiamo, Vogliamo Poter decidere delle nostre scuole e del nostro futuro, per questo il 15 novembre saremo nelle piazze di tutto il paese.”