Scheda Tecnica: contrattazione integrativa d’Istituto. E’ obbligatorio partire il 15 settembre?

contrattazione d' istituto

La risposta è no. Come spiegato di seguito si tratta di un termine previsto dal CCNL come ordinatorio, utile cioè al migliore svolgimento della vita scolastica, ma non obbligatorio. E d’ altra parte è diffusa l’ abitudine di chiudere contratti integrativi di istituto anche alla fine dell’ anno scolastico, vanificandone di fatto l’ utilità oggettiva per la regolazione dei rapporti tra amministrazione e parti sindacali.

Cos’è la Contrattazione Integrativa d’Istituto?
La contrattazione integrativa d’istituto è una procedura che si svolge a livello delle singole istituzioni scolastiche per definire l’uso delle risorse e i criteri di gestione relativi a diverse attività e condizioni di lavoro. Questo processo permette di adattare le linee guida nazionali ai contesti specifici di ogni scuola, coinvolgendo il dirigente scolastico e i rappresentanti sindacali (RSU e organizzazioni territoriali) nella discussione e nella definizione di aspetti che incidono sulla qualità dell’offerta formativa e sul benessere lavorativo del personale.

A Cosa Serve la Contrattazione di Istituto?
Questa contrattazione è fondamentale per stabilire, in modo condiviso, i criteri per l’assegnazione delle risorse destinate a progetti educativi, sicurezza, formazione e incentivazione del personale. In altre parole, serve a garantire una gestione delle risorse pubbliche che sia il più possibile aderente alle esigenze specifiche della scuola e rispettosa dei diritti dei lavoratori, promuovendo al contempo innovazione e miglioramento continuo.

Normativa di Riferimento
La contrattazione integrativa è regolata dall’art. 30 del CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, che fissa tempi e modalità per l’avvio delle trattative, con l’obiettivo di assicurare una distribuzione efficace e trasparente delle risorse.

Tempistiche
Secondo il CCNL, la contrattazione integrativa d’istituto deve essere avviata entro il 15 settembre di ogni anno. Questa data è considerata un termine ordinatorio, ossia una scadenza da rispettare per facilitare l’organizzazione scolastica, pur non essendo tassativa. Tale tempistica consente di iniziare la programmazione delle attività per il nuovo anno scolastico, in modo che le risorse siano adeguatamente distribuite in base alle priorità identificate dall’istituto.

Durata
La sessione negoziale, una volta avviata, non può protrarsi oltre il 30 novembre. Questo limite temporale garantisce che le decisioni siano prese in tempo utile per organizzare l’anno scolastico.

Procedura Operativa
Il Dirigente Scolastico (DS) avvia la procedura tramite una comunicazione ufficiale ai rappresentanti sindacali. Prima di concludere la contrattazione, è necessario attendere una comunicazione dal Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse, generalmente inviata entro il 30 settembre, che specifica le risorse finanziarie integrative disponibili per l’anno scolastico. Solo con un quadro finanziario chiaro si può procedere alla distribuzione delle risorse per i vari progetti e attività.

Oggetto della Contrattazione
Le aree di competenza trattate, che saranno oggetto di accordo tra le parti, riguardano:

  • Sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro
  • Ripartizione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa
  • Compensi accessori per docenti e personale ATA
  • Utilizzo dei permessi sindacali
  • Organizzazione delle fasce orarie flessibili per il personale ATA
  • Formazione del personale scolastico e gestione del diritto alla disconnessione.

Qualsiasi altro accordo che non rientri tra le materie delegate ai tavoli delle singole istituzioni scolastiche non ha alcun valore e vale quanto previsto dal CCNL nazionale o dalle leggi vigenti.

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