Scuola: “No alla violenza!”

Scuola: “No alla violenza!”

È di interesse nazionale il fatto di cronaca che ha visto coinvolto in un’aggressione pubblica un professore dell’Istituto Superiore Giancarlo Siani di Villaricca, Napoli, per mano dei sui stessi alunni, l’11 novembre scorso. La solidarietà espressa verso il professore di lettere aggredito all’esterno del plesso Siani e la necessità della comunità locale di ripristinare un senso di legalità perso, si è tradotto in un corteo con lo slogan “No alla violenza!”. La Voce della Scuola Live intervista il Segretario provinciale SALP Scuola di Napoli, Eliana Troise, presente al corteo.

 

 

Prof.ssa Troise ci spieghi la motivazione della SALP Scuola al corteo

“La SALP Scuola ha aderito al corteo per esprimere ampia solidarietà al docente aggredito, solidarietà estesa a tutti i lavoratori della scuola che si trovano in circostanze simili. Esistono, purtroppo, territori a rischio in cui i casi di aggressione sono più frequenti che in altre zone, l’episodio di Villaricca è solo uno dei tanti casi, il Sottosegretario di Stato all’Istruzione, Rossano Sasso, è stato attento a cogliere il disagio di un territorio lasciato a sé e diffondere un messaggio a salvaguardia della legalità”.

 

 

 

Quello di Villaricca è l’esempio di un disagio sommerso, qual è la causa di un sistema scuola -famiglia alla deriva?

“La relazione tra scuola-famiglia è cambiata, genitori assenti sia per lavoro che per problemi familiari che accentuano un disinteresse generale verso la scuola. Tutto ciò si ripercuote sui ragazzi che frequentano la scuola pubblica. La scuola ha un compito importantissimo che è quello di educare ma anche di istruire con i mezzi scelti dagli insegnanti sulla base di una libertà di insegnamento inviolabile e la famiglia di accettare l’azione educativa in forma collaborativa. Però il rapporto tra scuola e famiglia si è ormai deteriorato, la figura genitoriale non si fa più carico delle proprie responsabilità attribuendo colpe esclusivamente alla scuola e a tutto ciò si associa il disinteresse dei ragazzi per le istituzioni pubbliche, per la scuola. Hanno altri interessi e spesso affrontano i problemi con maniere eccessive, la dipendenza dai telefonini, poi, altera ancor più i rapporti nella vita reale”.


Qual è la soluzione di SALP Scuola?

“Manca una figura di supporto ai dirigenti e ai docenti per fronteggiare le realtà critiche di queste zone ad alto rischio. La soluzione sta nell’affiancamento di un educatore per l’intero arco della scuola dell’obbligo, ossia fino ai 16 dell’alunno. Occorre ammettere che ci sono contesti in cui è difficile svolgere la lezione standard, bisogna andare incontro a questi lavoratori affiancandoli con delle figure professionali idonee”.


Come è stato accolto l’atto di sensibilizzazione del corteo dalle comunità locali?

“Il corteo è stato molto sentito dalla comunità locale ma non solo. Vi hanno partecipato molte scuole dei comuni limitrofi, anche le associazioni dei genitori del napoletano hanno voluto manifestare la propria vicinanza al professore aggredito unendosi apertamente al corteo che amo definire la “marcia per la legalità”. È inammissibile che un docente, un lavoratore, sia aggredito per aver fatto il proprio dovere. Queste situazioni che ormai si ripetono da tempo sono dovute anche alla mancanza di un’istituzione amministrativa a Villaricca e la partecipazione del Sottosegretario all’Istruzione è stata doverosa per riequilibrare una polita assente sul territorio”.

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