Sindacati “nefasti”. Scoppia la polemica tra Galli della Loggia, sindacati e comitati

galli della loggia vs sindacati

Il 29 settembre 2024, l’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera ha innescato un acceso dibattito sul ruolo dei sindacati nel sistema scolastico italiano. L’articolo, critico nei confronti di CGIL, CISL, ANIEF, SNALS, GILDA E UIL ha accusato queste organizzazioni di ostacolare il miglioramento della scuola, imputando loro una responsabilità diretta nello stato di crisi del sistema educativo italiano. Le critiche si sono concentrate soprattutto sull’accusa che i sindacati sarebbero più interessati a proteggere i loro interessi piuttosto che a promuovere vere riforme strutturali.

La risposta della FLC CGIL

Tra le reazioni più significative all’editoriale, spicca quella della FLC CGIL, la Federazione Lavoratori della Conoscenza, che, tirata esplicitamente in ballo, ha replicato con una nota dettagliata e con un’intervista della segretaria generale. La FLC CGIL ha contestato l’analisi di Galli Della Loggia, sostenendo che le problematiche del sistema scolastico italiano non derivano dall’azione dei sindacati, ma piuttosto dalla mancanza di investimenti da parte della politica.

La segretaria generale della FLC CGIL ha sottolineato che la scuola italiana è stata trattata per troppo tempo come un “peso”, utilizzata più come serbatoio di precari che come pilastro centrale per la crescita e il futuro del Paese. Secondo il sindacato, la politica non ha mai messo al centro la qualità dell’istruzione e le necessità dei lavoratori, preferendo varare riforme che si contraddicono l’una con l’altra senza risolvere i problemi alla radice.

Un esempio emblematico è la situazione dei precari nella scuola. Su un organico di circa 940 mila insegnanti, più di 230 mila sono precari, un numero che continua a crescere a causa di politiche di reclutamento disorganizzate e inefficaci. La FLC CGIL denuncia che questo fenomeno non solo mina la stabilità lavorativa dei docenti, ma influisce anche negativamente sulla qualità dell’istruzione offerta agli studenti, che spesso si trovano a cambiare insegnanti nel corso dell’anno scolastico. “La politica continua a ignorare queste problematiche, preferendo interventi temporanei che non risolvono la questione strutturale del precariato”, ha dichiarato la segretaria.

Il punto di vista del comitato Evoluzione ATA

Anche il comitato spontaneo Evoluzione ATA, formato da lavoratori del personale tecnico e amministrativo della scuola, ha risposto alle critiche di Galli Della Loggia con una lettera aperta. Il comitato ha sottolineato come spesso i dibattiti pubblici sulla scuola tendano a concentrarsi esclusivamente sugli insegnanti, dimenticando il ruolo essenziale che il personale ATA svolge nel garantire il funzionamento quotidiano degli istituti scolastici. Assistenti Tecnici e Amministrativi, spesso invisibili agli occhi del pubblico, sono una componente fondamentale della macchina scolastica, senza la quale le scuole non potrebbero operare.

Nella loro lettera, Evoluzione ATA ha espresso delusione per la scarsa attenzione riservata dal mondo politico e dai media alle problematiche che affliggono questo personale. La cronica carenza di organico, aggravata dai tagli indiscriminati attuati nel corso degli anni, e l’aumento delle responsabilità senza un corrispettivo aumento di risorse o stipendi, stanno mettendo a dura prova la capacità operativa delle scuole.

Il comitato ha chiesto con forza il ripristino dell’organico aggiuntivo per il personale ATA, necessario per garantire un funzionamento adeguato delle scuole e per far fronte alle sempre maggiori esigenze del sistema scolastico. “Non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni di costante emergenza. La scuola non è fatta solo di insegnanti, ma anche di chi apre i cancelli ogni mattina, di chi si occupa delle pratiche amministrative e delle connessioni informatiche. Senza un adeguato sostegno al personale ATA, tutto il sistema è destinato al collasso”, ha dichiarato il comitato.

Le critiche ai sindacati e la mancata firma della UIL

Un punto cruciale sollevato dall’editoriale di Galli Della Loggia è l’accusa rivolta ai sindacati di firmare qualsiasi proposta arrivi dal governo senza opporre una reale resistenza. A questo proposito, il comitato Evoluzione ATA ha evidenziato che CGIL, CISL, ANIEF e SNALS “firmano qualsiasi cosa il governo proponga”, un’accusa che si ricollega alla mancata firma della UIL, scelta che il comitato sembra condividere e apprezzare. Questo riferimento diretto evidenzia la frustrazione di una parte del personale scolastico nei confronti dei sindacati, considerati troppo arrendevoli nelle negoziazioni con il governo e poco incisivi nel difendere i diritti dei lavoratori.

Tutti d’ accordo: cambiare il sistema di reclutamento. Ma come?

Le polemiche scatenate dall’editoriale di Galli Della Loggia hanno messo in luce una frattura profonda tra chi osserva dall’esterno il mondo della scuola e chi ne vive quotidianamente le difficoltà. Da una parte, ci sono i sindacati che, pur con i loro limiti, cercano di rappresentare i diritti dei lavoratori, dall’altra, la politica che sembra non avere una visione a lungo termine per il sistema scolastico. La FLC CGIL e il comitato Evoluzione ATA hanno risposto con fermezza, sostenendo che la colpa delle condizioni attuali della scuola è da imputare a una politica che continua a trascurare le reali esigenze di insegnanti, personale ATA e studenti.

Intanto Galli della Loggia e sindacati sembrano condividere la necessità di cambiare il sistema di reclutamento. Ma è un accordo destinato a spegnersi rapidamente. Il professore è da sempre infatti un tifoso dell’ assunzione diretta del personale da parte dei Dirigenti Scolastici: una posizione avversata da sindacati e comitati fin dai tempi del famigerato decreto Aprea.

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