A differenza dell’emendamento della Lega 59.46 (condiviso dalle forze sindacali oltre che dall’intero centrodestra e parte della sinistra), che per assicurare a settembre la copertura delle cattedre vacanti estende il percorso per l’accesso al ruolo previsto dal dl Sostegni bis per i docenti con 3 anni di servizio della prima fascia anche a quelli con 3 anni di servizio relegati in seconda fascia principalmente per inadempienze dello Stato, l’emendamento del Pd 59.58 rimanda tutto all’anno successivo.
Non è cioè legato all’emergenza e non può quindi incidere sulle scelte con cui garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Tra l’altro non ci sarebbero neanche i tempi tecnici per l’ennesima surreale prova preselettiva presente, in aggiunta a quella finale, nella proposta del Pd. Proposta che mette pure in concorrenza gli insegnanti statali con quelli delle paritarie (scuole che già faticano a trovare personale per l’assenza in Italia di percorsi formativi abilitanti, pur sollecitati dall’Ue) senza prevedere contrappesi, riportandoci alla situazione che a suo tempo fece esplodere le graduatorie permanenti costringendo a chiuderle dichiarandole ad esaurimento. Com’è noto, il percorso di acquisizione dei punti nelle paritarie è molto più “agevole” rispetto a quello dello Stato e quindi, prima di mettere le due categorie a confronto, sarebbe il caso di garantire stesse condizioni.
In conclusione:
1) Se il decreto resta così com’è, l’esperienza degli anni precedenti insegna che i docenti in cattedra a settembre saranno molti meno di quanto programmato e ci vorranno mesi per provare a nascondere il problema con supplenti;
2) L’eventuale approvazione dell’emendamento della Lega 59.46, aprendo da subito alla seconda fascia con 3 anni di servizio, garantirebbe la disponibilità immediata di un congruo numero di insegnanti di provata esperienza per coprire almeno i posti già finanziati.
Sen. Mario Pittoni
Responsabile Dipartimento Istruzione Lega
Vicepresidente Commissione Cultura Senato