La competitività delle università italiane a livello internazionale sembra essere in declino. L’edizione 2024 della classifica annuale del Center World University Rankings (Cwur) ha rivelato che il 75% delle università italiane ha perso posizioni rispetto all’anno precedente.
Questo trend negativo non sembra arrestarsi, e le istituzioni italiane stanno perdendo terreno rispetto ai loro concorrenti globali.
La Sapienza di Roma, che è tradizionalmente considerata la migliore università italiana, si conferma al 124mo posto, ma ha perso 8 posizioni rispetto all’anno precedente. Questo declino è anche visibile in altre istituzioni importanti come l’Università di Padova, che è scesa dal 171mo al 173mo posto, e l’Università di Milano, che è passata dal 180mo al 186mo posto.
La situazione è particolarmente preoccupante in quanto l’Italia è tradizionalmente conosciuta per la sua ricca tradizione culturale e scientifica. Tuttavia, sembra che le università italiane non siano in grado di mantenere il loro livello di qualità e competitività a livello internazionale.
La classifica del Cwur è considerata una delle più importanti e rispettate nel mondo dell’istruzione universitaria. Essa valuta le università sulla base di diversi indicatori, tra cui la qualità della ricerca, l’ambiente di apprendimento, la qualità dei docenti e l’interazione con l’industria.
La perdita di posizioni delle università italiane non è un fenomeno isolato. In generale, le istituzioni italiane stanno affrontando sfide significative per mantenere la loro competitività a livello internazionale. Questo declino potrebbe avere conseguenze negative sulla reputazione delle università italiane e sul loro potenziale di attrazione di studenti e ricercatori di tutto il mondo.
In sintesi, la classifica del Cwur 2024 è un chiaro segnale che le università italiane devono lavorare più duramente per mantenere la loro competitività a livello internazionale.