Monta la polemica sullo slittamento del bando di terza fascia ATA: qual è la posizione della Uil Scuola Rua su questa possibilità di slittamento?


Coerentemente con quanto dichiarato nelle scorse settimane in cui annunciavamo la nostra contrarietà in merito ad un probabile slittamento del bando di terza fascia ATA, la linea politica della Federazione UIL Scuola Rua resta sempre la medesima. Siamo contrari in quanto lesivo dei diritti di migliaia di persone che legittimamente attendono di poter aggiornare e/o inserirsi in dette graduatorie.

L’onorevole Rossano Sasso durante un’intervista ha dichiarato che lo slittamento gioverebbe a tutto l’organico ex COVID a cui va garantito lo slittamento della procedura al fine di poter maturare il servizio utile per inserirsi nelle graduatorie c.d. “24 mesi”. Qual è la sua idea in merito a questa posizione?


Parto col precisare che trattasi di una richiesta relativa ad una sola parte del personale impegnato sulle supplenze relative all’ex organico Covid. Oggi molti di questo personale impiegato sui posti del PNRR e Agenda Sud.
Questo stesso personale ha avuto un incarico in quanto inserito nelle graduatorie d’istituto da cui le scuole hanno attinto in base al proprio punteggio. Il rinnovo delle graduatorie di Terza fascia Ata, non fa che garantire, giustamente, il legittimo diritto di aggiornare la propria posizione dopo tre anni e, a sua volta, il corretto scorrimento, ai fini di una supplenza, in base alla posizione occupata. Inoltre ricordiamo che la graduatoria c.d. dei “24 mesi” è aggiornabile con cadenza annuale. Al raggiungimento di 23 mesi e 16 giorni di servizio ci si può legittimamente inserire nella stessa.
Ciò detto, da un punto di vista tecnico, la proposta di slittamento non trova nessuna ragione giustificatrice. Un siffatto modo di operare creerebbe solo incertezze procedurali, disparità di trattamento e alimenterebbe false speranze per il futuro per coloro i quali, per gli stessi motivi e nei prossimi anni, potranno trovarsi nella stessa situazione tanto da chiederne un rinvio. Interventi che accontentano questa o quella parte, non fanno altro che alimentare divisioni e contrapposizioni tra il personale. La scuola ha bisogno di regole certe.

Durante la puntata da noi di Ogni maledetto lunedì ha dichiarato che è contrario allo slittamento e la posizione ideale sarebbe quella di costruire un’alternativa con la possibilità di inserimento di una riserva per quanto riguarda coloro che non hanno ancora preso la famigerata “alfabetizzazione digitale” facendo comunque uscire il bando a breve, è ancora di questa idea?


Ovviamente confermo. Non vedo perché dovremmo cambiare idea. Abbiamo indicato, come soluzione al problema, la possibilità di inclusione nelle graduatorie ATA anche per i “neo inserimenti” che, al momento, sono privi della certificazione (da conseguire entro un anno dall’iscrizione nelle graduatorie). Tale modalità è prevista dal contratto 19-21 – non sottoscritto dalla UIL Scuola Rua – ma solo per il personale già inserito in graduatoria. Si tratterebbe, in definitiva, di estendere questo principio a tutti gli aspiranti evitando anche ulteriori ed intollerabili disparità di trattamento.

Si sono già costituiti comitati spontanei per chiedere lo slittamento ed altri che lo ostacolano, la UIL scuola intende affiancare secondo la propria posizione uno dei due?


Premesso che si è verificato esattamente quello che temevamo cioè la contrapposizione di gruppi in favorevoli e sfavorevoli, la UIL Scuola Rua continuerà a rivendicare soluzioni nel rispetto della normativa vigente. Ribadisco, esiste il legittimo diritto di graduatoria che deve essere rinnovata ogni tre anni. E’ l’unica soluzione che non crea disparità e assume il connotato di certezza senza possibilità di fraintendimenti. Inoltre non dimentichiamo che il 1 settembre qualsiasi incarico va attribuito in base alla posizione nelle graduatorie d’istituto. Solo l’aggiornamento non consentirà equivoci.

PNRR e agenda sud sembravano due ottime opportunità invece son state due oltraggi all’intelligenza dei tanti amministrativi e tecnici messi in strada il giorno di capodanno. Cosa si potrà fare ancora per questi e quali azioni pensate di metter in campo?


E’ una questione che abbiamo particolarmente a cuore che non può passare inosservata. Si tratta di più di 3000 persone che hanno subito, di fatto, un licenziamento. Nella riunione del 18 gennaio 2024, tenutasi presso il ministero abbiamo ribadito, in modo determinato, la necessità di intervenire al fine di ripristinare i contratti di lavoro. La UIL Scuola Rua ha evidenziato tutte le difficoltà delle scuole scaturite dalla mancata attivazione delle proroghe. L’Amministrazione ci ha comunicato che sono allo studio diverse soluzioni che necessitano di un intervento legislativo specifico. Un inaccettabile ritardo che testimonia una mancata programmazione che andava necessariamente assunta in modo preventivo e anche una certa approssimazione irrispettosa delle reali esigenze delle scuole. La nostra azione politico/sindacale sarà comunque determinata e costante al fine di tutelare detto personale.

L’Operatore scolastico, ci sembra un altro buco nell’acqua, simile a quando si inventarono il famoso “coordinatore amministrativo”, secondo lei finirà nel dimenticatoio anche questa nuova figura?


Partiamo dalle certezze. In una riunione dedicata alla nascita di un organico specifico per le nuove figure ATA (funzionario – DSGA – e operatore scolastico) tra amministrazione e organizzazioni sindacali, fortemente voluta dalla UIL Scuola Rua, l’amministrazione ci confermò ciò che sospettavamo, ossia l’impossibilità di istituire tale organico causa i costi elevati (circa 300 milioni di euro).
Se tale figura realmente sarà inserita nell’organico oppure no, dipenderà dalle eventuali risorse che potrebbero arrivare.
Come federazione UIL Scuola Rua siamo sempre più convinti che i contratti si firmano con regole certe. Non sul vedremo. Questo è uno dei motivi, tra gli altri, che ci ha convinti a non sottoscrivere il CCNL.

 

Ata schiacciati dal nuovo ccnl che voi soltanto, con coraggio e coerenza non avete firmato. Nuove figure, più mansioni, zero soldi, cosa si sente di promettere a questi?


Il personale Ata rappresenta un pezzo fondamentale del mosaico della comunità educante. E’ dal riconoscimento del loro lavoro – sociale ed economico – che la Uil Scuola Rua intende condurre la propria linea di azione sindacale.
Al personale ATA non viene dato il giusto riconoscimento sociale e soprattutto economico questo, nonostante rappresenti la spina dorsale della scuola contribuendo, insieme al personale docente e dirigente, al buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. Senza il loro supporto, le scuole non potrebbero funzionare.
Come ribadiamo da molti mesi ormai, il lavoro dei colleghi – soprattutto negli ultimi anni – è strutturato in assenza di indicazioni chiare e precise e con fortissime carenze di organico nelle segreterie scolastiche, chiamate, sempre più, ad assolvere a compiti gravissimi.
La cruda realtà dei numeri testimonia di come nemmeno gli effetti di una pandemia devastante abbia lasciato alcun insegnamento. Un precariato che coinvolge anche il personale ATA, quello che ha concorso in modo encomiabile al funzionamento delle scuole in una delle fasi più drammatiche della vita del paese, rimane nella medesima condizione. Stessi numeri, tutti legati ai vecchi parametri alunni-classi, con un reintegro del solo turn – over.
La scuola necessita di investimenti economici strutturali e di una dotazione organica adeguata alle richieste lavorative nel rispetto dei propri tempi. E noi siamo partiti proprio dal contratto che è un punto di riferimento certo per influire sulle decisioni a tutela di tutta la comunità educante.

7€ l’ora, questo guadagna un collaboratore scolastico, gli aumenti dati sono stati irrisori nonostante siano stati un segnale, forse sarà il caso di imprimere sulla politica e i compagni sindacati maggiore pressione affinché l’aumento degli stipendi, diventi l’unica strada percorribile


Per la scuola servono misure urgenti. Bisogna intervenire soprattutto sulle retribuzioni del personale. Una questione cruciale non solo per l’istruzione ma per il nostro Paese.
Le tabelle fornite dall’Istituto di Statistica mettono in luce una tendenza preoccupante: le retribuzioni reali sono tornate al di sotto dei livelli del 2009. La differenza – in termini di potere d’acquisto – tra l’aumento dell’inflazione e quello delle retribuzioni contrattuali dal 2009 al 2023 è stata in media del 12%.
Una questione aperta che non può più essere rinviata. Una tendenza che necessariamente deve essere cambiata.
La scuola deve ritornare a far parte delle agende dei premier, lo diciamo da tempo. La classe politica di questo paese deve avere il coraggio di dire alle persone cosa vuol fare della scuola. In questo senso non mancherà il nostro impegno.

La UIL Scuola Rua cresce in iscritti e in consenso, crede che anche questa non firma del contratto aumenterà ulteriormente tutto ciò? Nonostante sembra siate stati estromessi dai tavoli di contrattazione?


Va da sé che il personale della scuola valuterà le nostre posizioni politiche che non sono finalizzate alla crescita numerica dei nostri iscritti bensì a dare voce e forza a scelte consapevoli, coerenti, rispettose, propositive, raggiunte insieme a tutela di una scuola statale e nazionale che valorizzi il lavoro delle persone che la fanno funzionare tutti i giorni. Saremo dentro le scuole, daremo voce alle nostre Rsu che non potranno essere estromesse dalle contrattazioni, faremo valere le nostre posizioni in tutte le occasioni di incontro e confronto sindacale e politico.
I sindacati sono associazioni volontarie aventi lo scopo prioritario di difendere gli interessi professionali della categoria che rappresentano.
Chiunque pensi che questa sia solo una definizione enciclopedica, non ha chiaro qual è lo scopo del sindacato.
La strada comoda dell’adattamento al meno peggio, non tutela le persone, non appartiene alla UIL, alla UIL Scuola Rua e ai tanti iscritti che hanno condiviso scelte e progetti, senza timore o condizionamenti.

Autore

4 pensiero su “ATA: UIL SCUOLA “No allo slittamento, abbiamo la soluzione. Basta divisioni” D’Aprile: coerenza e rispetto le nostre parole d’ordine”
  1. La UIL sta dimostrando, con le sue posizioni riguardo il CCNL e lo slittamento della graduatoria di terza fascia, di rappresentare i lavoratori ATA suoi tesserati. Lo slittamento sarebbe una grande ingiustizia verso chi ha aspettato pazientemente lo svolgimento regolare del bando. #no

  2. No allo slittamento e tutto un grande bleff non ha senso lo slittamento anche perché chi ha voluto prendere la certificazione di alfabetizzazione digitale il tempo utile lo aveva visto che da ottobre si parla di questo è poi tutti coloro che già l’hanno conseguita in passato ” la maggior parte di noi ata ” cosa dovrebbe fare? Senza parlare che chi come che sono una madre di tre figli e per tre anni ho prestato servizio a 1200 km da casa dovendo lasciarli soli con mio marito onestamente vorrei tornare a casa sono abbastanza stanca. E nella mia situazione ci sono tantissimi colleghi per queste persone nessun rispetto ne per loro ne per le loro famiglie. La scuola non ha bisogno di uno slittamento della domanda ma di altro fratelli d’italia e lega che sono al governo che pensassero a I veri problemi e non a crearne altri

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